La lunga giornata politica si dipana a Palazzo fra Consiglio e Commissione congiunta Finanze-Sanità. In seduta segreta l'audizione di Banca Centrale, Comitato Gestione dei Fondi Pensione e Consiglio di Previdenza. Gli occhi sono tutti puntati sugli 85 milioni del primo pilastro depositati in banca Cis. Di questi, 61 milioni sono in Pronti Contro Termine mentre i restati 24 in liquidità. Nell'istituto anche 14 milioni di Fondiss, investiti in certificati di deposito. Le facce scure all'uscita dall'incontro fra Consiglio di Previdenza e Governo parlano da sole. Torna la richiesta di garanzie solide. Verrà formalizzata in queste ore per una risposta definitiva entro domani. Il Governo sta lavorando ad un decreto – svelano fonti della maggioranza – che metta in sicurezza queste risorse con garanzie dello Stato sia sulla parte liquida che quella in titoli “non utilizzabili – assicurano - per altri fini”. Commissari di minoranza non nascondono la delusione: Banca Centrale non avrebbe risposto ad alcune loro domande “trincerandosi – dicono – dietro la legge di riservatezza bancaria”. Si dice delusa anche la maggioranza, ma per l'atteggiamento dell'opposizione. “Sono state condivise informazioni e avviato un confronto per un'analisi su soluzioni e proposte – spiegano i capigruppo – ma nel momento in cui bisognava decidere si è chiamata fuori. Atteggiamento – dice Giuseppe Morganti – che ci ha spiazzato”. Non pretendiamo di concordare le linee guida – aggiunge il capogruppo di SSD – ma l'opposizione non solo ha scaricato le responsabilità ma si è addirittura rifiutata di ascoltare, dicendo che sbagliavamo tutto. Ha rinunciato al tavolo. Se il dialogo è questo, non partiamo con il piede giusto”. "Siamo stati a lungo accusati di essere autoreferenziali – aggiunge Roberto Giorgetti – e oggi che occorre affrontare l'emergenza ci dicono di non essere interessati. Non arrecano un danno al Governo ma al paese”. Per il Consigliere di Repubblica Futura tutto si riduce ad una polemica politica per arrivare ad un nuovo Governo. “ Sembra che il timore di qualcuno – aggiunge Matteo Ciacci – sia trovare soluzioni”. Nella crisi del Cis uno degli obiettivi fondamentali del piano di concordia nazionale – afferma la maggioranza – è la messa in sicurezza dei fondi pensione. “Le tutele – spiega Morganti - vanno ricercate già nei famosi sottostanti ma occorre anche una garanzia sovrana da parte dello Stato in maniera tale che i lavoratori non perdano nemmeno un euro”.
MF
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