Con l'approvazione del Decreto Semplificazione alla Camera dei Deputati c'è stato il via libera definitivo anche all'articolo 16ter sulle targhe estere. Il provvedimento "pare risolvere" - per il Segretario di Stato Beccari - il divieto, per i frontalieri, di condurre in Italia mezzi con targa sammarinese, ma Repubblica Futura solleva dubbi.
Con 214 sì, 149 no e 4 astenuti, la Camera ha approvato in via definitiva il DL Semplificazioni che contiene l'articolo sulle targhe estere. Il testo del 16ter si presta tuttavia ad interpretazioni diverse. Positivo, ad ogni modo, il commento del Segretario di Stato agli Affari Esteri Luca Beccari. “È un passo in avanti molto importante perchè è un avanzamento su una posizione che era bloccata da tempo. Questo passaggio ci aiuterà a risolvere la parte più grossa del problema che era quella dei lavoratori frontalieri dipendenti che usano mezzi aziendali, come per esempio autisti di camion, per circolare fuori dal territorio sammarinese. Credo, in ogni caso, che sia necessario sollecitare la produzione di circolari esplicative, per evitare interpretazioni diverse della norma”.
E le interpretazioni diverse, in effetti ci sono. Per il consigliere di Repubblica Futura Andrea Zafferani, che sul tema è intervenuto sui social, il 16 ter del Decreto Semplificazioni ha invece un effetto nullo per i frontalieri che lavorano a San Marino perché cade il divieto di guidare mezzi con targa sammarinese solo se il mezzo è intestato a loro e lo usano per il tragitto casa-lavoro. “Il nostro problema – prosegue Zafferani - era diverso. E cioè permettere ai frontalieri di guidare in Italia i mezzi intestati alle aziende sammarinesi, non i mezzi propri”. "Se non interviene un chiarimento preciso da parte di qualche autorità italiana, rischiamo di essere in balia delle interpretazioni delle polizie locali che – conclude Zafferani - con il testo scritto così, possono tranquillamente continuare a fare multe a chi guida mezzi aziendali".
Al netto delle ricadute sui frontalieri, il 16 ter non produce tuttavia effetti su altre casistiche del problema targhe estere, come i coniugi, o i familiari, che hanno residenze diverse: “Su questo – osserva il Segretario di Stato Beccari – credo ci siano ancora margini per lavorare, attraverso il dialogo con Roma”.