Tutto è partito dalla nomina del sostituto di Giacomo Volpinari nel Consiglio Direttivo di Banca Centrale dopo la mancata accettazione dell'incarico. Rete a cui spettava la designazione ha chiesto di soprassedere e rinviare la nomina ad una successiva seduta e da qui si è sviluppato un ampio dibattito con le opposizioni all'attacco. Volpinari, come noto, si era precedentemente dimesso con una lettera critica sulla situazione in Banca Centrale ma le dimissioni erano apparentemente rientrate. C'è stata quindi una nuova nomina e Volpinari ha però rinunciato definitivamente. Una vicenda molto controversa su cui Libera, insieme a RF e al Gruppo misto d'opposizione, ha presentato un ordine del giorno per fare chiarezza con un'audizione in commissione finanze di tutto il consiglio direttivo Bcsm e del dimissionario Volpinari.
Contraria la maggioranza che l'ha respinto con 25 voti contrari e fronte dei 10 favorevoli delle opposizioni. In avvio dei lavori, in mattinata, il Consiglio Grande e Generale ha invece confermato all'unanimità Sergio Casadei alla Presidenza del Cda di Poste Spa per un altro mandato triennale. “In questi tre anni – ha commentato il Segretario di Stato Federico Pedini Amati, con delega alle Poste - è stato fatto un buon lavoro da tutto il cda e con il Direttore Gian Luca Amici il bilancio ha assunto una tendenza verso il pareggio. Aveva una perdita di oltre 900mila euro e oggi si sta assestando a circa -300mila. Poste Spa – ha aggiunto Pedini Amati - ha inoltre vinto l'appalto per la lettura dei contatori che dovrebbe dare un apporto di 200mila euro. L'obiettivo è creare una multiservizi. La convenzione con la Sinpar ci ha fatto perdere milioni di euro negli anni e Poste Spa potrebbe essere quell'ente deputato alla gestione di questo settore a cui si vuole dare risposta definitiva”. Espressi pareri positivi per "il buon lavoro svolto" dal management di Poste Spa, sia da consiglieri di maggioranza che opposizione.