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Catalogna, il fronte indipendentista vince le elezioni catalane con la maggioranza assoluta dei seggi

22 dic 2017
Catalani al votoCatalogna, il fronte indipendentista vince le elezioni catalane con la maggioranza assoluta dei seggi
Catalogna, il fronte indipendentista vince le elezioni catalane con la maggioranza assoluta dei seggi - Ma il quadro politico resta un rebus.
Un sicuro perdente c'è: è il Partido Polular di Rajoy, che ha subito una catastrofica emorragia di consensi. Buona – invece – la performance degli unionisti di Ciudadanos: prima formazione, in questa tornata elettorale. Ma sono i partiti indipendentisti ad avere la maggioranza assoluta nel Parliament: Junts per Catalunya, Esquerra Republicana e Cup hanno infatti ottenuto complessivamente 70 seggi su 135. Il problema è che queste forze si sono presentate alle urne in ordine sparso, essendo naufragato il progetto di una lista unica indipendentista, vagheggiato da Carles Puigdemont. Quest'ultimo era a Bruxelles, a piede libero; mentre Oriol Junqueras - ex vice presidente - ha votato per posta, dal carcere in cui si trova rinchiuso con l'accusa di sedizione. Inevitabile, alla luce di ciò, un clima di sospetti e risentimento, all'interno dello stesso fronte favorevole all'indipendenza. A mettere all'incasso queste tensioni, allora, potrebbe essere il grande sconfitto di questa tornata: Mariano Rajoy, che oggi ha rifiutato l'invito – di Puigdemont - ad un faccia a faccia, fuori dalla Spagna. “Dovrei piuttosto incontrare la capolista di Ciudadanos, che ha vinto le elezioni” - ha detto il Premier. Nessuna sponda, al Presidente deposto della Catalogna, neppure dall'UE. “La nostra posizione su questa vicenda – ha dichiarato un portavoce della Commissione -, non cambierà”. Nel frattempo si avvicinano scadenze importanti: la sessione costitutiva dell’Assemblea catalana dovrà tenersi entro il 23 gennaio; e se per aprile non sarà stato possibile eleggere il nuovo presidente, vi saranno nuove elezioni a fine maggio. Il candidato naturale a ricevere la fiducia parlamentare sarebbe proprio Puigdemont, ma se tornasse in Spagna l'arresto sarebbe inevitabile. Rajoy – dal canto suo - ha promesso di restituire alla Catalogna piena autonomia politica e istituzionale se saprà dotarsi di un nuovo governo che rinunci a qualsiasi velleità secessionista.

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