Dopo il momento istituzionale più alto di questa sessione - l'elezione dei nuovi Capi di Stato - i lavori riprenderanno lunedì. Tema forte della giornata conclusiva, la prevista adozione del “Codice di condotta” per i membri del Consiglio; elaborato in Ufficio di Presidenza, e contemplato dal Regolamento consiliare del 2018. Argomento rilevante e sensibile, viste anche le raccomandazioni del GRECO; poiché riguarderebbe innanzitutto il dovere di astensione dei parlamentari da votazioni e discussioni, qualora vi siano conflitti di interesse su un determinato argomento. Non mancherebbero poi disposizioni relative ad un dovere di trasparenza, da un punto di vista patrimoniale.
Questioni che ciclicamente suscitano polemiche. Quanto ai lavori della seduta odierna clima costruttivo, in occasione della trattazione delle Istanze d'Arengo; che ha dominato la mattinata. Dibattito sui contenuti - pur da visioni radicalmente diverse - quando si è affrontata la proposta, poi respinta, che puntava al riconoscimento di un bonus di anni figurativi di lavoro legato alla maternità. Considerazioni, che - partendo dal tema previdenziale – hanno interessato una problematica connessa, di fortissimo impatto, come la denatalità. Ci si è poi confrontati sulle criticità e le prospettive, del Centro Storico, in occasione della ratifica dell'Istanza che sollecita la tutela della quiete pubblica nei centri abitati; nell'ottica di un'armonizzazione fra attività imprenditoriali ed eventi, e necessità abitative. Riflessioni anche sul rapporto fra democrazia diretta e rappresentativa. In un'Istanza – bocciata - si chiedeva infatti di vincolare, allo svolgimento di un referendum, l'approvazione di norme in contrasto con precedenti esiti referendari.