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CGG: confronto appassionato sul Decreto che modifica la normativa sul contrasto alla violenza di genere

Prosegue la full immersion del Consiglio sui Decreti. Apprezzamento bipartisan per il provvedimento portato in Aula dal Segretario di Stato alla Giustizia

24 ott 2024
CGG: confronto appassionato sul Decreto che modifica la normativa sul contrasto alla violenza di genere

Che in Aula vi fosse stato un cambio di passo – dopo il precedente stillicidio di polemiche – lo si era intuito già in occasione del via libera al Decreto sulla cogenerazione; con mediazioni in corsa, e un diffuso clima di cooperazione. Stesso copione oggi, alla ripresa dei lavori; e a maggior ragione, visto il tema in oggetto: il contrasto alla piaga della violenza di genere. Unanime l'apprezzamento per il confronto preventivo con le Opposizioni voluto dal Segretario di Stato Canti; che nell'illustrare le modifiche all'attuale normativa ha posto l'accento sulle tante innovazioni.

Nuove fattispecie di reato: molestie sessuali, adescamento di minore. Un generale rafforzamento delle misure di prevenzione; anche attraverso l'introduzione del “richiamo verbale”. Meglio delineato il concetto di violenza psicologica. Un'azione a 360 gradi, quella innescata all'epoca da un'Istanza d'Arengo, e dalle raccomandazioni del GREVIO. Tutti d'accordo nel sottolineare come sia stato fatto un significativo passo avanti. Il Segretario alla Sanità Mularoni ha ricordato le misure già messe in campo dall'ISS.

Bipartisan il porre l'accento sul fattore culturale; chi ha parlato di società patriarcale, chi del ruolo di scuola e famiglia. Dai banchi di RETE un j'accuse; sostenendo come anche le Istituzioni siano state “toccate dalla violenza di genere”. Da segnalare poi una dura replica di Silvia Cecchetti, PSD, ad un passaggio dell'intervento di Maria Luisa Berti, AR; quest'ultima aveva invitato anche a porre attenzione ad eventuali abusi strumentali di certi strumenti.

A prevalere, comunque – nel lungo e appassionato dibattito – l'orgoglio per il lavoro corale che ha portato al decreto. Nessuna spending review – ha rimarcato un consigliere DC - in questo ambito. Quanto al piano metodologico più volte, specie da RF, è stato definito inappropriato l'utilizzo della decretazione per questo intervento. Anche esponenti di Maggioranza, sul punto, avevano espresso qualche perplessità. Il Segretario alla Giustizia, in fase di replica, si è comunque impegnato a non apportare più modifiche al Codice Penale tramite decreto delegato.

Quindi l'analisi degli emendamenti. Fra i più citati quello presentato dal Governo, che elimina l'avverbio “gravemente” nella descrizione della fattispecie del reato di molestie; ampliandone dunque il campo d'azione. Anche in questo caso molto partecipato – seppur più tecnico – il confronto. Diversi gli input delle Opposizioni. Lavori temporaneamente sospesi per favorire la ricerca di una formulazione condivisa.

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