Politicamente in passato un campo di battaglia il dossier Giustizia; poi l'arrivo in Tribunale di Giovanni Canzio che ha segnato uno iato anche nella dialettica consiliare. Cartina tornasole il confronto odierno sulla relazione del Dirigente relativa al 2023. Sia nel documento della Commissione, sia nell'intervento del Segretario Canti, il riconoscimento dell'accresciuta efficienza della macchina giudiziaria, con dati numericamente impressionanti, specie sulla riduzione delle prescrizioni in istruttoria. Nel dibattito mattutino si è ricordata l'importanza delle riforme, del rafforzamento degli organici. Attenzione anche alle residue criticità. Si è parlato del rischio dell'autoreferenzialità; più volte citato il tema spinoso della “querela nullitatis”.
Bipartisan però il plauso all'attuale Dirigente. Tema rilevante, allora, l'eventuale successione. Per un ipotetico rinnovo di Canzio sarebbe infatti necessaria una modifica ad una legge costituzionale di appena 3 anni fa. Da qui l'invito delle Opposizioni alla cautela; considerando anche figure alternative interne: lo ha prospettato RF. Compatta invece la Maggioranza nel puntare su una prosecuzione del mandato, come emerso da un ordine del giorno. Non è mancato un appello della DC a Motus - che pure aveva presentato un proprio odg, poi respinto – affinché si giungesse ad una stesura condivisa; conditio sine qua non, però, l'apprezzamento dell'opera del Dirigente ed un mandato nella continuità. “A questi giochini non ci prestiamo”, la replica piccata dai banchi di DML; che ha insistito sulla necessità di una formulazione “neutrale”.
Approvato infine l'ordine del giorno delle forze governative; nel quale fra le altre cose si sollecita la conclusione dell'iter consiliare del PdL sulla ragionevole durata del processo, e si invita anche a rivedere l'attuale normativa sulla terza istanza. 37 i voti favorevoli, 8 gli astenuti. Non raggiunta l'auspicata piena condivisione. Voglia di confrontarsi nel merito, però, in questa giornata.
Da registrare la proposta di Gian Nicola Berti, AR, relativa ad un allungamento dei periodi di prescrizione; o le istanze per una revisione del codice di procedura penale. Chi – come Vladimiro Selva, Libera – ha prospettato aggiustamenti riguardo la composizione del Consiglio Giudiziario; chi – ad esempio Matteo Zeppa, RETE - ha invitato a mantenere la guardia alta sui rischi di commistioni fra Poteri dello Stato. Matteo Rossi, PSD, ha osservato come la Politica si sia forse spogliata di troppe competenze dopo le bufere passate.
In chiusura di seduta una serie di nomine; fra queste i componenti sammarinesi del CdA di RTV. Ok all'unanimità ai 3 membri indicati da ERAS: confermato Presidente Pietro Giacomini; e poi Caterina Morganti e Nicola Selva. Con questo comma si è anche conclusa la Sessione consiliare di Dicembre.