
Nella notturna di ieri, dopo la presa d'atto della istituzione della Giornata Nazionale dello Spazio – e le relazioni del Comitato di Bioetica -, l'analisi di alcuni decreti delegati non scorporati. Ratificati due provvedimenti, incluse le disposizioni in materia di arbitrato commerciale internazionale. La seduta era stata infine sospesa nel corso della trattazione del decreto sulla Sandbox Normative. L'obiettivo è quello stimolare il lancio di prodotti o servizi innovativi offrendo – attraverso specifici decreti e regolamenti – la possibilità di ottenere sospensioni temporanee di normative.
Qualche perplessità, però, nella stessa Maggioranza. Pur avvertendo la positività della materia – già testata in altri Paesi europei - Manuel Ciavatta, PDCS, ha ad esempio osservato come nel decreto non siano previste adeguate delimitazioni, né il coinvolgimento di altre autorità di vigilanza. Da qui la richiesta di approfondimenti e modifiche per fare in modo che la normativa – di cui si riconoscono le potenzialità – non crei squilibri.
Come da OdG si doveva ripartire oggi dal Comma sulle Istanze d'Arengo. 9 quelle all'attenzione dell'Aula. Lavori tuttavia inizialmente slittati per assenza del numero legale: solo 21, infatti, i Consiglieri presenti alla prima chiama. 46 invece al secondo appello. Di alto valore simbolico-valoriale la prima Istanza trattata; nella quale si chiedeva si provvedesse all'esposizione del ritratto dei Capitani Reggenti pro-tempore nelle sedi delle Segreterie di Stato, dei quartieri militari, delle scuole e negli uffici pubblici che ne facciano richiesta.
Il Segretario Belluzzi ha ricordato come in alcuni Paesi – anche Piccoli Stati – non vi sia un obbligo legislativo in questo senso. Ha poi parlato di una difficoltà peculiare: la frequenza con la quale i Capitani Reggenti si alternano. Ricordati poi i progetti di cittadinanza attiva nelle scuole. Dai banchi del PDCS un plauso agli istanti, e parere favorevole. Sulla stessa linea AR, che ha posto l'accento sul patrimonio identitario della Repubblica, ben espresso dalla Suprema Magistratura.
Si è poi osservato come possa essere sufficiente un semplice regolamento. Rammarico, da parte di Motus, per l'orientamento “negativo” espresso dal Segretario di Stato; focus anche sul valore pedagogico di questa iniziativa. Si è osservato inoltre come in alcune sedi dei corpi militari siano già esposte le fotografie dei Capi di Stato. Di diverso avviso il PSD; pur esprimendo profondo rispetto per la l'Istituto Reggenziale ha invitato a riflettere sul senso della Suprema Magistratura. Contraria a iniziative che vadano verso una “personalizzazione” della Reggenza anche Libera; che ha invitato a focalizzarsi sul ruolo, ricordando come nelle scuole la Suprema Magistratura sia amata in quanto tale. “Simile” la posizione di RETE, pur apprezzando il profondo attaccamento alle Istituzioni degli istanti. Il valore della Reggenza – è stato rimarcato - sta proprio nella sua “impersonalità”, nel fatto di cambiare ogni 6 mesi.
Richiamato l'”orgoglio repubblicano” del Paese, ritenendo invece l'esposizione di fotografie retaggio monarchico. Quindi RF, che ha espresso una “posizione mediana”. Si è osservato come una parte della popolazione sia legata ai simboli della Repubblica, impegnandosi a tramandarli. Espressa vicinanza a questo sentire; con la volontà di dare forza al potenziale simbolico-culturale delle Istituzioni. Quanto alla fotografia l'invito a una riflessione: la storia della nostra democrazia rappresentativa è recentissima – è stato detto -, e si basa sul concetto fondante della “repubblica oligarchica” e che “nessuno dovesse emergere più degli altri”. Da qui una domanda, siamo sicuri che l'esposizione dell'immagine dei Capi di Stato valorizzi l'Istituzione? Ipotizzata piuttosto l'esposizione del Collare e dell'indicazione dei nomi. L'Istanza è stata infine posta in votazione dopo un dibattito assai vivace e ricco di riferimenti storici. 19 i voti favorevoli, 10 quelli contrari, 4 gli astenuti. Proposta accolta. Nell'Istanza successiva si chiedeva venisse adottato un provvedimento che preveda limiti alla temperatura minima estiva e massima invernale negli edifici pubblici. E ciò anche per ragioni ambientali, per ridurre le emissioni; e per limitare sprechi e ricadute negative per la salute. Favorevole l'orientamento del Governo. Si è sottolineato come l'AASLP suggerisca per il riscaldamento invernale temperature di 21 gradi, 22 nelle scuole; nel periodo estivo invece 27 gradi. Previste tolleranze di 2 gradi, e possibili deroghe; ad esempio per strutture sanitarie e data center. Dalle fila del PDCS si è sottolineato che i parametri fissati anche dall'OMS siano soggettivi, e non vi sia un obbligo. Si deve tenere conto inoltre dei limiti strutturali degli impianti di riscaldamento e raffrescamento. Fissare parametri sostenibili è considerata comunque una strada utile per limitare eventuali eccessi. Orientamento favorevole, dunque. Ratio condivisibile anche ad avviso di AR. Che si chiede tuttavia se sia necessario andare a legiferare. Sulla stessa linea DML, “forse sarebbe sufficiente una circolare, un regolamento”. Richiesta degli istanti ragionevole, ad avviso di RETE. Dal PSD l'invito ad un ragionamento complessivo sui consumi nella PA, indicando un “energy manager” dello Stato. Sostegno all'Istanza anche da Libera, ritenendo sostenibili gli obiettivi. La proposta è stata approvata all'unanimità. A seguire la proposta relativa alla pubblicazione sul sito del CGG degli esiti delle singole votazioni in Aula; documenti fino ad ora considerati ad uso esclusivo della Reggenza e dei membri del parlamento. Richiesto dunque un atto di trasparenza nei confronti dei cittadini, anche per responsabilizzare i membri del Consiglio. Il Segretario Belluzzi ha spiegato come dal punto di vista tecnico non vi siano ostacoli; ma sarebbe preferibile – ha aggiunto, ricordando gli attuali problemi tecnici – inserire questa modifica all'interno del progetto di sviluppo di un nuovo sito web già in fase di progettazione. Annunciato voto favorevole da RETE. D'accordo anche AR; da valutare però come e in che tempi dare sostanza alla richiesta, ipotizzata ad esempio la pubblicazione del report dell'Ufficio di Segreteria. Favorevole pure Libera. Così il PSD; che pure ha spiegato come gli attuali strumenti al momento creino problemi. Le votazioni stanno infatti avvenendo per alzata di mano. Un plauso agli istanti da DML; segno di un interesse per l'operato della Politica. Una remora, però, ad accompagnare il “sì”: il rischio che si dia luogo ad una falsa rappresentazione della realtà; ad esempio sul dato delle assenze. Favorevole anche RF, che ha ricordato fra le altre cose come questa misura possa facilitare pure il lavoro dei media. Istanza d'Arengo approvata all'unanimità. In quella successiva si chiedeva un inasprimento delle sanzioni e delle pene per la guida in stato d'ebbrezza. Contrario l'orientamento del Governo. Il Segretario Belluzzi ha ringraziato gli istanti, che hanno espresso una preoccupazione crescente anche a San Marino. Ha messo a disposizione poi alcuni dati; nel 2023 i sinistri dovuti alla guida in stato d'ebbrezza furono il 6,3%; nel 2024 – dati parziali – il 13,2%. Ha ricordato poi come già siano stati adottati provvedimenti significativi di contrasto, con modifiche al Codice della Strada e la conferma di sanzioni di natura penale. Si è detto dunque contrario ad un ulteriore inasprimento; ritenendo piuttosto più opportuni percorsi rieducativi, oltre a quanto già previsto. RETE ha sottolineato come le pene debbano mantenere una proporzionalità; sottolineando come le sanzioni siano già abbastanza severe ed il ritiro della patente – in un territorio come il Titano – equivalga quasi agli arresti domiciliari. Sulla stessa linea il PSD, che ha peraltro sollecitato maggiore attenzione sui pericoli connessi all'utilizzo di device elettronici alla guida. D'accordo anche il PDCS, ritenendo già sufficientemente severa la risposta sanzionatoria per la guida in stato d'ebbrezza. Sollecitati piuttosto interventi sul piano socio-culturale. Da DML un invito a ragionare con lucidità. Ricordate le peculiarità territoriali di San Marino, e le conseguenze – a 360 gradi – di determinate scelte. Da AR riflessioni sulle possibili ricadute negative connesse ad una rincorsa ad eccessi di punizione. Ritenuto già adeguato l'attuale sistema sanzionatorio; seppure si possa ragionare su una diversa commisurazione degli effetti dell'alcool a seconda – ad esempio - dell'età dei soggetti. Da RF l'invito a ragionare su eventuali modifiche al Codice; ricordando peraltro come a San Marino non sia prevista la fattispecie di omicidio stradale. Da qui l'auspicio a maggiore riflessioni sul tema. I lavori riprenderanno in seduta pomeridiana.