Di fatto una serie di interventi normativi si pongono già nella scia dell'integrazione comunitaria. È il caso del Decreto Delegato che apre all'insediamento in territorio di università private, fissando limiti e procedure. Diretta conseguenza del definitivo accreditamento del sistema sammarinese nell'Area dell'Istruzione Superiore Europea, a seguito della Legge Quadro in materia. Interesse bipartisan, ieri, per questa iniziativa della Segreteria Istruzione; che arricchisce potenzialmente l'offerta formativa, oltre ai possibili effetti a cascata sull'indotto. Ma vi sono una serie di aspetti delicati di cui tenere conto; da qui un dibattito necessariamente approfondito sui singoli punti, che ha assorbito ieri l'intera seduta notturna. Si riprenderà nel pomeriggio dall'articolo 2.
Da segnalare alcuni emendamenti di RETE e Libera; quest'ultima propone ad esempio di estendere l'ambito del decreto anche a centri di ricerca dotati di autonomia scientifica. Altro spunto sul quale trovare una quadra riguarda l'inserimento di un soggetto terzo – come il Rettore dell'Ateneo sammarinese – nel comitato di supporto alla valutazione delle richieste di autorizzazione. Il Movimento insiste invece sulla necessità che le università private non possano accedere a contributi pubblici. Il Segretario Andrea Belluzzi parrebbe aperto al confronto su queste proposte; vi sono poi non pochi emendamenti governativi.
L'analisi dell'articolato si prospetta insomma ancora piuttosto lunga. Sempre dai banchi di RETE non sarebbe mancata qualche stoccata di carattere prettamente politico a Libera e DC, oltre a perplessità nel merito del decreto. Ve ne sono anche altri, in attesa di ratifica: dal “Made in San Marino” alla cogenerazione. Tempo permettendo, però; perché la giornata di domani sarà interamente dedicata al confronto sull'Accordo UE: momento più atteso, di questa prima sessione del 2024.