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CGG: si torna a collaborare sul Decreto Legge antiriclaggio

27 nov 2017
CGG
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Nonostante il clima avvelenato sulla giustizia, in Aula si collabora sul decreto antiriciclaggio ratificato con 37 voti a favore, 2 contrari e 4 astenuti. All'esame gli adeguamenti della legislazione a convenzioni e standard internazionali contro il finanziamento del terrorismo. E' un Decreto legge molto corposo: oltre 100 articoli e altrettanti emendamenti. Ma si fa in fretta e senza scontri. Proposte della dc vengono integrate e un suo emendamento approvato a maggioranza. Rete sottolinea l'ampia condivisione. “C'è stato un confronto effettivo – rimarca Marianna Bucci – a dimostrazione che quando c'è un obiettivo comune si riesce a dialogare”.
La Direttiva europea trae spunto dalle 40 raccomandazioni del Gafi, oggetto di ampia revisione nel 2012. Le modifiche e integrazioni – spiega Celli – hanno duplice valenza: assolvere gli impegni e proseguire nel percorso di costante allineamento ai più evoluti standard internazionali.
San Marino esprime così la chiara volontà di voler far parte a pieno titolo dei paesi virtuosi e si prepara al prossimo round di valutazione del Comitato Moneyval del Consiglio d'Europa, previsto nel 2018.
Le maggiori integrazioni e modifiche riguardano le misure preventive. Sull'adeguata verifica, c'è l'obbligo da parte di società, trust, fondazioni, di acquisire e conservare presso la propria sede informazioni dettagliate sui propri titolari effettivi.
Verrà istituito anche un apposito registro, che verrà allocato presso l'ufficio industria. Il Decreto non recepisce acriticamente gli adeguamenti, “è stato ben tarato sulla realtà sammarinese”, afferma il Consigliere di Rete.
“Standardizzando – afferma Marco Gatti – si perdono le peculiarità di uno Stato come il nostro” e invita a far sentire forte la voce del paese quando vengono emanate direttive, per uno spazio di manovra che altrimenti verrebbe meno. La materia è tecnica, contiene procedure innovative ma non troppo gravose – spiega Celli. Il capogruppo di SSD Morganti non dimentica però le difficoltà delle associazioni culturali nell'adempiere agli obblighi burocratici. Chiede al Governo di verificare se l'ufficio per l'assistenza, istituito dalla legge del 2016, sia stato dotato delle necessarie competenze. “Preoccupazioni legittime e comprensive per un paese che di volontariato e associazionismo fa un proprio valore aggiunto”, afferma Celli. C'è però grande attenzione internazionale sul no profit dietro al quale spesso si celano fenomeni distorsivi. E assicura la piena disponibilità di Aif ad un supporto tecnico.
Si prevedono sanzioni pecuniarie importanti e la Dc chiede un periodo di adeguamento. Richiesta giudicata da Marina Lazzarini interessante tanto che propone vengano applicate dal primo luglio 2018. Celli manifesta però forti riserve. “Una fase di transizione – spiega - potrebbe essere interpretata male da chi ci dovrà giudicare a livello internazionale”. La proposta è respinta.
Dopo aver approvato a maggioranza l'Allegato della Convenzione Monetaria fra l'Unione Europea e San Marino, l'Aula riprende l'esame dell'articolato sul Testo Unico. Argomento, questo, che riaccende l'opposizione, con la Dc in prima linea, già dall'articolo 49.

MF

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