Clima da rompete le righe; paradigmatico l'intervento del Segretario di Stato al Turismo: “sono certissimo che la Legislatura si chiuderà a marzo”. E non è escluso che la sessione appena iniziata sia l'ultimo atto; la prova del nove – ha sottolineato Pedini Amati – sarà “purtroppo” la nomina della Reggenza.
Inevitabile fosse questo il tema cardine delle Comunicazioni: riflettendo la fluidità, i contrasti, la difficile lettura di questa fase de facto pre-elettorale. Resta da definire la seconda designazione alla Suprema Magistratura: quella che dovrebbe essere indicata da NPR, dove sono cosa nota i dissidi tra PSD ed Alleanza Riformista. Ciò che avverrà mercoledì – nel comma specifico – resta al momento un'incognita. “Non ci faremo strumentalizzare da giochini di basso profilo”, è stato rimarcato dai banchi del Gruppo Misto.
RETE ha parlato di inesistenza della Maggioranza nei fatti e nei numeri, ritenendo opportuno cercare un'intesa per una Reggenza di Garanzia. Prettamente politico il dibattito. In parallelo le preoccupazioni – ad esempio di Libera – sui temi del debito, dell'emergenza abitativa; stigmatizzata soprattutto la mancata definizione di una precisa road map per la ratifica dell'Accordo con l'UE. Si sarebbe dovuta cercare un'intesa fra tutte le forze politiche, ha aggiunto RF; che ha insistito sull'“indeterminatezza” che pare aleggiare sull'Aula.
Da più parti si è del resto parlato di chiusura di Legislatura tutt'altro che ordinata. Ad opporsi a questa lettura il capogruppo DC Francesco Mussoni; centrati a suo avviso gli obiettivi fissati quando si decise di continuare dopo la crisi in Maggioranza: dal Bilancio alla chiusura del negoziato con Bruxelles. Sul punto – guardando evidentemente al futuro – ha sottolineato come il Paese abbia bisogno di una forte rappresentatività.
Quanto all'attuale fase è “utopico” - ha rimarcato il Segretario Lonfernini - parlare di “ordine”: come dimostrato dall'attuale OdG consiliare con 43 commi. Difficile, ha riconosciuto, lavorare in queste condizioni, per l'Esecutivo. Esponenti di Opposizione hanno dal canto loro messo in guardia da provvedimenti clientelari e spese fuori controllo. Da segnalare come in apertura di lavori la Reggenza avesse dato notizia delle dimissioni di Roberto Bin da membro supplente del Collegio Garante della Costituzionalità delle norme. Si riprenderà in seduta pomeridiana sempre dal Comma Comunicazioni.
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