A metà mattinata si era ancora sostanzialmente fermi, complice il dichiarato ostruzionismo di Libera; contraria all'avvio - in questa sessione - dell'iter parlamentare del PdL sul Distretto Economico a fiscalità Speciale. Pietra di inciampo del Consiglio dedicato al Bilancio; nonostante i ripetuti inviti della Reggenza affinché non si deviasse dal merito dell'articolato. Di certo non agevole la gestione dei lavori in una simile situazione. Paradossale come nonostante le sollecitazioni bipartisan - per allontanare lo spettro dell'esercizio provvisorio -, una mediazione continuasse a non arrivare. Poi la svolta, anticipata da Eva Guidi. Dopo un Ufficio di Presidenza Libera ha annunciato il ritiro di tutti gli emendamenti all'articolo 1; copione che probabilmente si ripeterà nel prosieguo, quantomeno per le proposte di modifica di carattere meramente dilatorio. Stando ai rumors la mediazione comporterebbe lo slittamento della prima lettura del DES, e l'impegno - da parte di tutti - a fare in modo che il Bilancio sia evaso entro il 23 dicembre; scongiurando così l'annunciata convocazione d'urgenza nel pieno delle Feste.
A questo punto è iniziato il vero confronto sulla Finanziaria. A partire dagli emendamenti aggiuntivi all'articolo 1 presentati da RF, per pungolare l'Esecutivo su temi ritenuti strategici. In primis la questione energetica. Diverse le proposte: da un bonus fiscale che premi comportamenti virtuosi, alla possibilità di cedere all'AASS – dietro corrispettivo – quanto prodotto in surplus con il fotovoltaico; dalla ristrutturazione della bollettazione sui rifiuti, alla detassazione degli utili reinvestiti dalle imprese per l'efficientamento energetico. Diffuso l'apprezzamento per gli intenti; emendamenti comunque respinti. In alcuni casi, hanno rimarcato i Segretari competenti, vi sono già previsioni in questo senso. Si riprenderà, nel pomeriggio, sempre dalle proposte di Repubblica Futura. Prologo del confronto sull'articolo relativo al debito pubblico; forse il più atteso dell'intero articolato.
Da registrare, questa mattina, un intervento del Segretario al Turismo nel quale si è toccata la questione prettamente politica della verifica di Maggioranza. Divenuta oggi necessaria, sottolinea Pedini Amati. “È determinante che le forze di Governo discutano di sviluppo e investimenti, non solo di DES e rinnovo del debito pubblico”. Il Segretario di Stato insiste, in particolare, sul tema delle infrastrutture; e tra i progetti, per l'immediato futuro, indica la tratta Città-Borgo del Treno Bianco Azzurro, anche per decongestionare il centro storico dal traffico e rilanciare l'area della Ex-Stazione. “Siamo al giro di boa” della legislatura, ricorda Pedini Amati; è “il momento di partire con gli investimenti”. “No alla crisi di governo – conclude -, ma chiarezza e impegno su tutti i settori, non soltanto su alcuni”.