Penultimo giorno di Consiglio. Ripresa dei lavori dedicata alle Istanze d'Arengo. 9 quelle all'attenzione dell'Aula. Ma al primo appello solo 29 consiglieri hanno risposto presente. Da qui un aggiornamento della seduta, per assenza di numero legale. Intorno alle 16.15 la seconda conta; questa volta con 50 presenti. A quel punto – come da OdG - è potuta iniziare la trattazione delle Istanze; nella prima si chiedeva di dedicare una strada o una piazza alla Compagnia Uniformata delle Milizie, preferibilmente nella zona di Città. Proposta condivisibile, ha sottolineato il Segretario Luca Beccari; quanto alla location ha precisato come vi siano due ipotesi: la rotatoria su Strada Cardio a Galazzano, e la scala attorno all'Ara dei Volontari adiacente al quartiere delle Milizie.
Feedback generalmente favorevoli in Aula, dal PDCS a Libera; sottolineata l'attività meritoria di questo Corpo volontario. Così anche RF; e non sono mancate riflessioni sulla “sana” rivalità tra corpi volontari, e digressioni storiche. Suggerita comunque una collocazione nel Castello di Serravalle, dove già sono state intitolate vie ai corpi volontari. Istanza condivisa anche da NPR, che ha sottolineato “l'alto valore” del servizio espletato da questo Corpo; anche alla luce degli arruolamenti di giovani e donne. “Punzecchiature” di carattere politico a Repubblica Futura sul tema della sovranità. Favorevole alla proposta RETE; una esponente ha auspicato una collocazione di pari dignità a quelle di Guardia del Consiglio e Guardia di Rocca. Ricordato l'impegno dei militi volontari nei mesi duri della pandemia. Qualche perplessità riguardo al parere della Giunta di Castello di Città. Dai banchi di DML un plauso a questa proposta; ricordando le radici storiche e l'evoluzione di questo Corpo militare volontario, aperto agli arruolamenti di donne e residenti stranieri. Appoggio anche del Gruppo Misto; sottolineata la dedizione ed il senso dello Stato dei corpi volontari. L'Istanza è stata infine approvata: 33 i favorevoli; un consigliere non ha votato. Il Segretario Canti ha quindi illustrato la seconda: per la piantumazione di un albero ad ogni nuovo nato, prendendo spunto dalla normativa italiana. Ha ricordato come siano stati 205 i nuovi nati nel 2022; 349 nel 2008: trend dunque “notevolmente in decrescita”. Ha quindi sottolineato come già vi siano progetti di riforestazione, ad esempio su iniziativa delle scuole medie; e poi iniziative come “il giardino diffuso della biodiversità” e il “bosco urbano” UNECE, con nuove piantumazioni in vista. Secondo il Segretario di Stato non sarebbe necessaria una norma ad hoc, piuttosto un regolamento. Dunque, pur condividendo lo spirito dell'iniziativa, è stato sollecitato il non accoglimento. Delusione dalle fila del Gruppo Misto; che appoggia con convinzione l'Istanza ed auspica una maggiore attenzione della politica alle questioni ambientali. Favorevole anche RETE, che plaude alla fissazione del principio indicato nell'Istanza, e guarda con interesse alle opportunità derivanti da una legge del genere, che non pone vincoli particolari. Attenzione, al contempo, alla manutenzione dei boschi e ad una gestione oculata del territorio. Anche dai banchi di RF si è soffermati sulla potenziale “flessibilità” della proposta. Libera ha ricordato il “Piano Boeri”, dove si proponeva di separare le aree urbane da quelle industriali; e sarebbe utile in tal senso – è stato rimarcato - mettere a dimore migliaia di piante. Si è dunque auspicato un via libera all'Istanza, nell'ambito di un piano organico, di un nuovo PRG. Un esponente del PDCS ha sollecitato attenzione sulle eventuali problematiche relative alla collocazione e alla manutenzione, ricordando fra le altre cose come il verde, in Repubblica, occupi il 60% del territorio; tendenzialmente favorevoli, comunque, all'oggetto dell'Istanza. Un ringraziamento, dalle fila di NPR, agli istanti; è stato anche sottolineato come la proposta lasci “ampia discrezionalità” al Governo, senza condizioni ostative. Intervenuta anche una esponente di Domani Motus Liberi; una “proposta sensata”, che lascia libero il Congresso di declinarla nella maniera più opportuna. L'Istanza è stata infine approvata con 34 voti favorevoli e un non votante.