La querelle tra le cinque liste e il Segretario Berti continua. Questa mattina i rappresentanti di Rete, Rf, Libera/Ps, Psd e Demos hanno ottenuto l'incontro richiesto con la Reggenza per esprimere forti preoccupazioni “in merito – spiegano in una nota stampa - a quanto sta accadendo nella Commissione Elettorale e sull’atteggiamento tenuto dal Segretario agli Interni”. Per le liste si è rivelata solo apparentemente chiusa la questione legata al voto estero e innescata dall'ipotesi di rilascio del documento di identità dal corpo consolare proposta da Berti, prendendo poi in considerazione soluzioni alternative. “Le successive dichiarazioni di AR, lista in cui è candidato il Segretario, hanno però rinfocolato la polemica” - rimarcano le liste.
Nel mirino delle cinque forze politiche quanto sarebbe emerso in una interlocuzione via mail con i membri della Commissione Elettorale a proposito della contestazione di alcuni contenuti del verbale della Commissione stessa riunita il 31 maggio. E riportano, nella stessa nota, il virgolettato attribuito al Segretario: “metto a disposizione della Commissione la mia registrazione della seduta, - avrebbe scritto Berti - effettuata a mia difesa e che mi vedrei costretto, se del caso, ad utilizzare”. “L'atteggiamento, la registrazione”, uniti alla circostanza, avrebbero insomma indotto la reazione di Demos, Libera/Ps, RF, RETE e PSD, “preoccupate per il clima di tensione” che avvolge le prossime elezioni.
Chiedono allora che vi sia la “vigilanza della Commissione Elettorale sullo svolgimento della consultazione di domenica e un chiarimento definitivo rispetto a fatti” che definiscono “gravi, considerazioni fuori luogo”, espresse da chi ricopre un ruolo istituzionale attivo nella gestione delle elezioni, sul cui corretto svolgimento – assicurano – sorveglieremo con attenzione.