Diversi sono i punti critici che Civico10 e Sinistra Unita hanno evidenziato nella bozza di finanziaria presentata in prima lettura, e che cercheranno di modificare con tutta una serie di emendamenti finalizzati a cambiarne la filosofia di base. Alcuni esempi di questa filosofia, sono il miope ricorso al debito per pagare la spesa corrente, l’ipocrita alleggerimento della spesa per i dipendenti pubblici riversandola sui fondi pensione già in crisi, mentre paradossalmente si introducono nuovi privilegi per qualcuno sull’approvvigionamento di Gas Naturale, si continuano a esentare le Banche dal pagamento di imposte, si pensa di vendere i beni dello Stato.
Di positivo c’è da sottolineare la disponibilità espressa dal Segretario alle Finanze Capicchioni ad un confronto preventivo sugli emendamenti, che confidiamo non sia solo di facciata.
Quelli di Cittadinanza Attiva, già inviati alla Segreteria alle Finanze come da accordi con tutti i gruppi politici, mirano a introdurre prima di tutto un concetto completamente assente da questa Finanziaria, quello della trasparenza. Da tutti i gruppi consiliari arrivano spesso riflessioni sul fatto che la trasparenza è un pre-requisito necessario per combattere il binomio politica-malaffare, ma troppo spesso si fa finta di niente quando la trasparenza viene proposta concretamente con testi di legge. Noi ci riproviamo, chiedendo la trasparenza degli assetti societari degli istituti finanziari, nonché di tutte le aziende che percepiscono contributi pubblici. In passato sono stati posti assurdi problemi di privacy per contrastare queste proposte, o problemi tecnici che abbiamo provato oggi a risolvere noi visto che la Segreteria si è sempre rifiutata di farlo. Chiederemo anche l’applicazione dell’ODG già approvato sulla separazione fra Banche di Raccolta e Banche di Investimento, così da poter calibrare meglio eventuali interventi pubblici in quel settore.
Non solo, proporremo di razionalizzare il contributo ai Partiti. Una spesa necessaria, per non lasciare il Governo del Paese in mano ai potentati economici, che a San Marino è già limitata rispetto ad altre realtà, ma che può in questa fase di crisi essere ulteriormente razionalizzata per limare sperequazioni evidenti fra gruppi politici e dimostrare alla cittadinanza la disponibilità a gestire in maniera più efficiente i soldi della collettività.
Chiederemo inoltre che chi ha la possibilità di auto-approvvigionarsi di Gas Metano, inizi a pagare le tasse, oltre al vettoriamento, come succede in tutti i Paesi del mondo, ponendo fine ad un privilegio inaccettabile di qualcuno che costa centinaia di migliaia di Euro alle casse dello Stato ogni anno.
Proporremo di rendere strutturale l’imposta sui beni di lusso, riproposta come straordinaria per il quinto anno consecutivo.
Proporremo di investire una parte dei 30 milioni che il Governo ha identificato per gli investimenti, nella riqualificazione energetica degli edifici, sia pubblici che privati, aumentando in maniera consistente il misero stanziamento previsto dal Governo. Un investimento, questo, dal sicuro ritorno in termini economici, ma anche della qualità della vita. Chiederemo poi che gli immobili e le porzioni di terreno che saranno identificati per la vendita siano analizzati dal Consiglio Grande e Generale uno alla volta e non in blocco, per vigilare su eventuali distorsioni.
Presenteremo infine tutta una serie di emendamenti capaci a nostro avviso di fare sviluppo, quindi creare lavoro e portare maggiori introiti alle casse dello Stato, quasi tutti a costo zero.
Questi sono solo alcuni degli interventi che riteniamo necessari per migliorare un testo che così come presentato risulta decisamente inaccettabile, ma che come sempre cercheremo di modificare con un approccio costruttivo.
Di positivo c’è da sottolineare la disponibilità espressa dal Segretario alle Finanze Capicchioni ad un confronto preventivo sugli emendamenti, che confidiamo non sia solo di facciata.
Quelli di Cittadinanza Attiva, già inviati alla Segreteria alle Finanze come da accordi con tutti i gruppi politici, mirano a introdurre prima di tutto un concetto completamente assente da questa Finanziaria, quello della trasparenza. Da tutti i gruppi consiliari arrivano spesso riflessioni sul fatto che la trasparenza è un pre-requisito necessario per combattere il binomio politica-malaffare, ma troppo spesso si fa finta di niente quando la trasparenza viene proposta concretamente con testi di legge. Noi ci riproviamo, chiedendo la trasparenza degli assetti societari degli istituti finanziari, nonché di tutte le aziende che percepiscono contributi pubblici. In passato sono stati posti assurdi problemi di privacy per contrastare queste proposte, o problemi tecnici che abbiamo provato oggi a risolvere noi visto che la Segreteria si è sempre rifiutata di farlo. Chiederemo anche l’applicazione dell’ODG già approvato sulla separazione fra Banche di Raccolta e Banche di Investimento, così da poter calibrare meglio eventuali interventi pubblici in quel settore.
Non solo, proporremo di razionalizzare il contributo ai Partiti. Una spesa necessaria, per non lasciare il Governo del Paese in mano ai potentati economici, che a San Marino è già limitata rispetto ad altre realtà, ma che può in questa fase di crisi essere ulteriormente razionalizzata per limare sperequazioni evidenti fra gruppi politici e dimostrare alla cittadinanza la disponibilità a gestire in maniera più efficiente i soldi della collettività.
Chiederemo inoltre che chi ha la possibilità di auto-approvvigionarsi di Gas Metano, inizi a pagare le tasse, oltre al vettoriamento, come succede in tutti i Paesi del mondo, ponendo fine ad un privilegio inaccettabile di qualcuno che costa centinaia di migliaia di Euro alle casse dello Stato ogni anno.
Proporremo di rendere strutturale l’imposta sui beni di lusso, riproposta come straordinaria per il quinto anno consecutivo.
Proporremo di investire una parte dei 30 milioni che il Governo ha identificato per gli investimenti, nella riqualificazione energetica degli edifici, sia pubblici che privati, aumentando in maniera consistente il misero stanziamento previsto dal Governo. Un investimento, questo, dal sicuro ritorno in termini economici, ma anche della qualità della vita. Chiederemo poi che gli immobili e le porzioni di terreno che saranno identificati per la vendita siano analizzati dal Consiglio Grande e Generale uno alla volta e non in blocco, per vigilare su eventuali distorsioni.
Presenteremo infine tutta una serie di emendamenti capaci a nostro avviso di fare sviluppo, quindi creare lavoro e portare maggiori introiti alle casse dello Stato, quasi tutti a costo zero.
Questi sono solo alcuni degli interventi che riteniamo necessari per migliorare un testo che così come presentato risulta decisamente inaccettabile, ma che come sempre cercheremo di modificare con un approccio costruttivo.
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