Il Movimento Civico10 vuole tornare a spronare in particolar modo la Segreteria alla Cultura per ciò che riguarda la Legge sul Volontariato, intesa come urgente da tutti ma con il rischio che sia stata nuovamente lasciata nel dimenticatoio.
Innanzitutto vorremmo ricordare che sono andati in prima lettura ben quattro progetti di legge, uno presentato proprio dal nostro Movimento, che attendono di essere esaminati in Commissione e c’è un ordine del giorno approvato all'unanimità in Consiglio GG del 13 Febbraio 2013 che impegnava il Congresso di Stato a provvedere alla stesura di un progetto di legge proprio sulla materia del volontariato e no profit entro la fine dell'anno 2013. Impegno evidentemente disatteso.
Oltretutto il nostro Movimento aveva promosso a marzo di quest’anno una serata pubblica proprio per iniziare un confronto schietto fra le associazioni culturali presenti in Repubblica e volto, non solo a presentare il nostro progetto di legge in materia, ma anche per sollecitare il Segretario Morganti al fine di velocizzare l’iter di promulgazione della normativa e proprio durante la serata pubblica il Segretario si era preso l’impegno a dar vita alla legge entro qualche mese dalla data della serata stessa.
La norma però non c’è ancora, mentre i disagi e le problematiche presenti nel mondo dell’associazionismo sono assolutamente esistenti e purtroppo irrisolte.
Pensiamo all’eliminazione delle agevolazioni postali, alle procedure tutt’altro che snelle per l’organizzazione di un evento culturale, ai costi per le attrezzature dell’azienda dei servizi di Stato, ai costi per il mantenimento dell’associazione stessa (spese per definizione del bilancio su tutte), all’inefficienza della Consulta delle Associazioni che non ha né fondi da destinare né servizi da poter prestare agli organi di volontariato, fino ad arrivare alle difficoltà attinenti all’uso di spazi pubblici e teatri che o non possono essere utilizzati o hanno costi e vincoli insostenibili.
Queste sono alcune delle esigenze concrete che le Associazioni di volontariato hanno ma che non sono state assolutamente risolte, nonostante ci si riempi sempre la bocca, di quanto il terzo settore sia importante per il nostro paese sebbene poi lo si lasci morire tra una burocrazia che non da respiro, spending review, procedure inconcludenti e mancati riconoscimenti a livello legislativo.
Noi abbiamo sempre creduto che la rinascita culturale debba partire anche dal mondo del volontariato e dell’associazionismo che è la parte migliore del Paese: infatti nonostante la mancanza di norme adeguate e la mancanza di pragmatismo da parte della politica, la nostra Repubblica ha comunque maturato negli ultimi decenni una grande esperienza in questo campo dando vita ad oltre 150 associazioni, la maggior parte delle quali molto attive e che tengono elevato il dibattito democratico nel Paese su tanti temi ed assicurano un livello di solidarietà sociale degno del paese civile che pretendiamo di essere.
Ribadiamo quindi che la valorizzazione di questo mondo debba passare anche e soprattutto dalla definizione di una legge che è sempre più urgente e quindi diventa importante che i progetti di legge sul mondo del volontariato che sono arrivati in Consiglio Grande e Generale in prima lettura vengano portati in Commissione il prima possibile per dare così una risposta concreta; la politica deve fare questo.
Innanzitutto vorremmo ricordare che sono andati in prima lettura ben quattro progetti di legge, uno presentato proprio dal nostro Movimento, che attendono di essere esaminati in Commissione e c’è un ordine del giorno approvato all'unanimità in Consiglio GG del 13 Febbraio 2013 che impegnava il Congresso di Stato a provvedere alla stesura di un progetto di legge proprio sulla materia del volontariato e no profit entro la fine dell'anno 2013. Impegno evidentemente disatteso.
Oltretutto il nostro Movimento aveva promosso a marzo di quest’anno una serata pubblica proprio per iniziare un confronto schietto fra le associazioni culturali presenti in Repubblica e volto, non solo a presentare il nostro progetto di legge in materia, ma anche per sollecitare il Segretario Morganti al fine di velocizzare l’iter di promulgazione della normativa e proprio durante la serata pubblica il Segretario si era preso l’impegno a dar vita alla legge entro qualche mese dalla data della serata stessa.
La norma però non c’è ancora, mentre i disagi e le problematiche presenti nel mondo dell’associazionismo sono assolutamente esistenti e purtroppo irrisolte.
Pensiamo all’eliminazione delle agevolazioni postali, alle procedure tutt’altro che snelle per l’organizzazione di un evento culturale, ai costi per le attrezzature dell’azienda dei servizi di Stato, ai costi per il mantenimento dell’associazione stessa (spese per definizione del bilancio su tutte), all’inefficienza della Consulta delle Associazioni che non ha né fondi da destinare né servizi da poter prestare agli organi di volontariato, fino ad arrivare alle difficoltà attinenti all’uso di spazi pubblici e teatri che o non possono essere utilizzati o hanno costi e vincoli insostenibili.
Queste sono alcune delle esigenze concrete che le Associazioni di volontariato hanno ma che non sono state assolutamente risolte, nonostante ci si riempi sempre la bocca, di quanto il terzo settore sia importante per il nostro paese sebbene poi lo si lasci morire tra una burocrazia che non da respiro, spending review, procedure inconcludenti e mancati riconoscimenti a livello legislativo.
Noi abbiamo sempre creduto che la rinascita culturale debba partire anche dal mondo del volontariato e dell’associazionismo che è la parte migliore del Paese: infatti nonostante la mancanza di norme adeguate e la mancanza di pragmatismo da parte della politica, la nostra Repubblica ha comunque maturato negli ultimi decenni una grande esperienza in questo campo dando vita ad oltre 150 associazioni, la maggior parte delle quali molto attive e che tengono elevato il dibattito democratico nel Paese su tanti temi ed assicurano un livello di solidarietà sociale degno del paese civile che pretendiamo di essere.
Ribadiamo quindi che la valorizzazione di questo mondo debba passare anche e soprattutto dalla definizione di una legge che è sempre più urgente e quindi diventa importante che i progetti di legge sul mondo del volontariato che sono arrivati in Consiglio Grande e Generale in prima lettura vengano portati in Commissione il prima possibile per dare così una risposta concreta; la politica deve fare questo.
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