Leggendo le principali notizie apparse oggi nei principali quotidiani sammarinesi, siamo stati colpiti da affermazioni che riteniamo doveroso commentare adeguatamente. Vorremmo chiedere a Donatella Zanotti perché afferma che nessun programma politico mette in primo piano la riforma fiscale. Il programma della coalizione Cittadinanza Attiva è stato costruito per affrontare l’emergenza e ha messo in campo proposte chiare e dettagliate per affrontare i seguenti punti:
• Ridare forza e dignità internazionale alla Repubblica;
• Rigenerare il sentimento di piccola comunità capace di originare solidarietà, progettualità e innovazione per preservare e valorizzare i beni comuni;
• Scacciare il malaffare e l’illegalità;
• Evitare alla Repubblica il collasso economico e lo scontro sociale.
Abbiamo indicato chiaramente la necessità di reperire nuove risorse in un quadro di massima trasparenza, equità e progressività, attraverso la lotta agli sprechi, all’elusione e all'evasione fiscale, attraverso un imposta progressiva sugli immobili con deroga per la prima casa insieme all’agognata riforma del catasto, attraverso un aumento dell’1,5% dell’aliquota di imposta media sulle persone fisiche, attraverso la lotta senza quartiere al lavoro nero, attraverso nuovi strumenti di controllo e di verifica come la deducibilità di tutte le spese effettuate in territorio e la creazione di un nucleo di polizia tributaria con ampi poteri di controllo anche incrociato (e senza possibilità di opporgli alcun segreto), attraverso la punibilità penale dell'evasione fiscale già a 15000 euro di imposta annua evasa, attraverso un unico contratto di lavoro per il pubblico e il privato, attraverso un contenimento sostenibile e progressivo della spesa pubblica e altro ancora.
Lo abbiamo fatto con un obiettivo preciso: di restituire dignità e prospettiva al nostro paese. Non vogliamo perseguire le strade proposte da altri, come quella di fare ancora debito oppure come quella di demonizzare le imposte. Noi vogliamo costruire un paese normale, in cui ognuno contribuisce al bilancio dello Stato in maniera equa, in base a ciò che guadagna, ed in cui vi sia una spesa pubblica orientata non verso la spesa corrente e improduttiva ma verso lo sviluppo, le infrastrutture, le tutele sociali. Un paese in cui sia normale vivere comportamenti virtuosi, in cui sia forte il senso di appartenenza ad una comunità, ad una Repubblica fondata sulla solidarietà e sulla giustizia.
Noi tutto questo lo abbiamo messo nero su bianco. Ci dispiace che un’attenta osservatrice come Donatella Zanotti non abbia letto il nostro programma.
Come ci dispiace leggere dichiarazioni di leader politici della grande ammucchiata che disquisiscono sulla rotazione delle poltrone del Congresso di Stato a due settimane dal voto: lo troviamo di un’arroganza insopportabile per la mancanza di rispetto verso il corpo elettorale e verso chi ancora crede nel primato della politica, del confronto e della partecipazione democratica.
Cambiamo insieme, diventiamo cittadinanza attiva.
• Ridare forza e dignità internazionale alla Repubblica;
• Rigenerare il sentimento di piccola comunità capace di originare solidarietà, progettualità e innovazione per preservare e valorizzare i beni comuni;
• Scacciare il malaffare e l’illegalità;
• Evitare alla Repubblica il collasso economico e lo scontro sociale.
Abbiamo indicato chiaramente la necessità di reperire nuove risorse in un quadro di massima trasparenza, equità e progressività, attraverso la lotta agli sprechi, all’elusione e all'evasione fiscale, attraverso un imposta progressiva sugli immobili con deroga per la prima casa insieme all’agognata riforma del catasto, attraverso un aumento dell’1,5% dell’aliquota di imposta media sulle persone fisiche, attraverso la lotta senza quartiere al lavoro nero, attraverso nuovi strumenti di controllo e di verifica come la deducibilità di tutte le spese effettuate in territorio e la creazione di un nucleo di polizia tributaria con ampi poteri di controllo anche incrociato (e senza possibilità di opporgli alcun segreto), attraverso la punibilità penale dell'evasione fiscale già a 15000 euro di imposta annua evasa, attraverso un unico contratto di lavoro per il pubblico e il privato, attraverso un contenimento sostenibile e progressivo della spesa pubblica e altro ancora.
Lo abbiamo fatto con un obiettivo preciso: di restituire dignità e prospettiva al nostro paese. Non vogliamo perseguire le strade proposte da altri, come quella di fare ancora debito oppure come quella di demonizzare le imposte. Noi vogliamo costruire un paese normale, in cui ognuno contribuisce al bilancio dello Stato in maniera equa, in base a ciò che guadagna, ed in cui vi sia una spesa pubblica orientata non verso la spesa corrente e improduttiva ma verso lo sviluppo, le infrastrutture, le tutele sociali. Un paese in cui sia normale vivere comportamenti virtuosi, in cui sia forte il senso di appartenenza ad una comunità, ad una Repubblica fondata sulla solidarietà e sulla giustizia.
Noi tutto questo lo abbiamo messo nero su bianco. Ci dispiace che un’attenta osservatrice come Donatella Zanotti non abbia letto il nostro programma.
Come ci dispiace leggere dichiarazioni di leader politici della grande ammucchiata che disquisiscono sulla rotazione delle poltrone del Congresso di Stato a due settimane dal voto: lo troviamo di un’arroganza insopportabile per la mancanza di rispetto verso il corpo elettorale e verso chi ancora crede nel primato della politica, del confronto e della partecipazione democratica.
Cambiamo insieme, diventiamo cittadinanza attiva.
Riproduzione riservata ©