C'è fermento in politica. Il Tavolo Riformista si sta preparando all'appuntamento del 25 marzo, festa dell'Arengo, giornata in cui presenterà le linee guida ed aprirà le braccia ad associazioni e società civile. C'è intanto chi, come Simone Celli, per dare una prima risposta alla frammentazione sta valutando con Sinistra Unita l'ipotesi di un accordo di collaborazione consiliare. Ma la prospettiva politica – rimarca – è il Tavolo Riformista. Celli guarda con attenzione al 25 marzo, sperando che si possa arrivare finalmente all'aggregazione. Anche Civico 10 attende quella data, e si chiede: cosa succederà dopo? Perché è su quel 'dopo' che si gioca la partita delle alleanze. Il Tavolo Riformista – dice Luca Santolini – dovrà dimostrare con i fatti una volontà di rinnovamento. Lasciare cioè a casa coloro che continuano a ragionare in termini di grande ammucchiata. Tradotto: non vogliamo chi rema contro ad un progetto di alternanza, guardando ancora alla dc. Devono cambiare i frontmen. Anche perché – continua Santolini – la prossima legislatura dovrà fare riforme indispensabili ed urgenti. Certe scelte saranno impopolari, quindi dovrà essere rappresentata da persone credibili. Civico 10 non nasconde di voler coinvolgere in questo processo di alternativa anche Rete. “Con noi – dice - può dare la spinta di rinnovamento del metodo”.
MF
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