La disoccupazione giovanile è in continua crescita ed il maggior numero di disoccupati si ha tra diplomati e laureati. Le domande di lavoro, dimezzate in 4 anni, riguardano principalmente mansioni generiche e non specializzate mentre calano quelle di personale qualificato (solo l'8,1% delle domande di lavoro riguarda laureati) La disoccupazione femminile è ancora molto alta (oltre il 65% dei disoccupati sono donne) e calano ancora le imprese del 2,3%.
E’ necessario fare sviluppo, perché il lavoro non si crea per legge. Lo sviluppo economico è il grande assente delle politiche del Governo, nonostante dall'opposizione arrivino tante proposte in tal senso. Il nostro Movimento ha proposto, sia in sede di finanziaria che nella legge per lo sviluppo, e continuerà a farlo, incentivi per chi vuole avviare nuove startup innovative, mediante l’abbattimento a € 1 del capitale sociale richiesto al momento della costituzione dell’impresa, procedure semplificate per il rilascio della licenza, forme di aiuto economico per l’affitto o l’acquisto della sede. Dobbiamo aiutare ed assistere le imprese attraverso una burocrazia snella. Uno Sportello Unico ove le aziende possono interfacciarsi per qualsiasi richiesta. Una volta compiuti queste poche ma importantissimi passaggi occorre promuovere adeguatamente i cambiamenti del nostro paese "sponsorizzandolo" alla ricerca di possibili investitori.
Inoltre, per concedere un po' di speranza, servono da subito strumenti normativi che evitino precariato, incertezza e sfiducia dei Cittadini. In questo momento le imprese richiedono, e i dati sopracitati lo dimostrano, sempre più manodopera generica nonostante vi siano Cittadini alla ricerca di un lavoro, in particolar modo giovani, sempre più specializzati, con competenze specifiche e un alto tasso di scolarizzazione. Per questo dobbiamo investire nell’orientamento professionale e lavorare affinché le imprese si sforzino o ad assumere persone per mansioni riconducibili alla formazione da loro svolta o ad assumere svolgendo in seguito una vera e concreta formazione professionale, investendo quindi sui Cittadini. Un ulteriore fenomeno da tenere in considerazione è la precarietà e l'incertezza in cui si trovano tanti lavoratori. Il nostro sistema di incentivi di sicuro non aiuta a ridurre il problema infatti non impegna le imprese ad assumere a tempo indeterminato e quindi garantisce essenzialmente aiuti fiscali e contributivi alle aziende ma non tutela come dovrebbe i lavoratori.
Ci troviamo così con manodopera a basso costo che passa da un'occupazione all'altra e tanti giovani in cerca di prima occupazione che, non avendo ammortizzatori sociali, non sono attrattivi e sono sempre più fuori dal mercato del lavoro.
Noi di Civico10 lo diciamo da tempo: dobbiamo invertire la scala degli incentivi! Bisogna premiare le aziende che tengono il lavoratore per più tempo in organico con un incentivo crescente nel tempo. E' giunto il momento. Non si può parlare di lavoro se non si parla di sviluppo ma queste distorsioni vanno cambiate per garantire vere tutele ai nostri Cittadini; speriamo che il Governo, che pare intenzionato a mettere mano alla legislazione, ci ascolti.
Comunicato stampa
Movimento Civico10
E’ necessario fare sviluppo, perché il lavoro non si crea per legge. Lo sviluppo economico è il grande assente delle politiche del Governo, nonostante dall'opposizione arrivino tante proposte in tal senso. Il nostro Movimento ha proposto, sia in sede di finanziaria che nella legge per lo sviluppo, e continuerà a farlo, incentivi per chi vuole avviare nuove startup innovative, mediante l’abbattimento a € 1 del capitale sociale richiesto al momento della costituzione dell’impresa, procedure semplificate per il rilascio della licenza, forme di aiuto economico per l’affitto o l’acquisto della sede. Dobbiamo aiutare ed assistere le imprese attraverso una burocrazia snella. Uno Sportello Unico ove le aziende possono interfacciarsi per qualsiasi richiesta. Una volta compiuti queste poche ma importantissimi passaggi occorre promuovere adeguatamente i cambiamenti del nostro paese "sponsorizzandolo" alla ricerca di possibili investitori.
Inoltre, per concedere un po' di speranza, servono da subito strumenti normativi che evitino precariato, incertezza e sfiducia dei Cittadini. In questo momento le imprese richiedono, e i dati sopracitati lo dimostrano, sempre più manodopera generica nonostante vi siano Cittadini alla ricerca di un lavoro, in particolar modo giovani, sempre più specializzati, con competenze specifiche e un alto tasso di scolarizzazione. Per questo dobbiamo investire nell’orientamento professionale e lavorare affinché le imprese si sforzino o ad assumere persone per mansioni riconducibili alla formazione da loro svolta o ad assumere svolgendo in seguito una vera e concreta formazione professionale, investendo quindi sui Cittadini. Un ulteriore fenomeno da tenere in considerazione è la precarietà e l'incertezza in cui si trovano tanti lavoratori. Il nostro sistema di incentivi di sicuro non aiuta a ridurre il problema infatti non impegna le imprese ad assumere a tempo indeterminato e quindi garantisce essenzialmente aiuti fiscali e contributivi alle aziende ma non tutela come dovrebbe i lavoratori.
Ci troviamo così con manodopera a basso costo che passa da un'occupazione all'altra e tanti giovani in cerca di prima occupazione che, non avendo ammortizzatori sociali, non sono attrattivi e sono sempre più fuori dal mercato del lavoro.
Noi di Civico10 lo diciamo da tempo: dobbiamo invertire la scala degli incentivi! Bisogna premiare le aziende che tengono il lavoratore per più tempo in organico con un incentivo crescente nel tempo. E' giunto il momento. Non si può parlare di lavoro se non si parla di sviluppo ma queste distorsioni vanno cambiate per garantire vere tutele ai nostri Cittadini; speriamo che il Governo, che pare intenzionato a mettere mano alla legislazione, ci ascolti.
Comunicato stampa
Movimento Civico10
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