A Sofia la 126° sessione del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa. Al centro i temi della sicurezza in Europa. L'intervento del segretario Pasquale Valentini ha fatto appello ai valori della casa comune europea e, davanti alle nuove emergenze, ha posto un interrogativo sull'adeguatezza delle risposte che l'UE è in grado di fornire.
Valentini è intervenuto tra i primi oratori della sessione, prendendo la parola dopo il rappresentante del Liechtenstein. Richiamando il tema della sicurezza democratica in Europa, il Segretario ha fatto appello ai valori comuni della casa europea, sui quali ciascuno Stato dovrebbe interrogarsi. "Il particolare momento storico mette in risalto l’inadeguatezza delle risposte che siamo in grado di fornire, tanto che l’impressione generalizzata è che la risposta europea sia insufficiente”.
E poi aggiunge "Emerge forte l’esigenza di ragionare su quale può e deve essere la nostra risposta corale al fanatismo che dilaga, alle distanze che ci separano, ai muri che vengono eretti, alla paura che ci attanaglia. Chiediamoci semmai, su cosa potremmo fondare la nostra azione comune”.
Infine, rifacendosi alle parole di Papa Francesco, Valentini cita le abilità che l’Europa deve affinare allo scopo di dare stabilità al progetto comune: “la capacità di integrare, la capacità di dialogare e la capacità di generare”, confidando nel dialogo, quale strumento essenziale per raggiungere una società europea inclusiva e integrata.
Nel servizio l'intervista al Segretario Pasquale Valentini
Valentini è intervenuto tra i primi oratori della sessione, prendendo la parola dopo il rappresentante del Liechtenstein. Richiamando il tema della sicurezza democratica in Europa, il Segretario ha fatto appello ai valori comuni della casa europea, sui quali ciascuno Stato dovrebbe interrogarsi. "Il particolare momento storico mette in risalto l’inadeguatezza delle risposte che siamo in grado di fornire, tanto che l’impressione generalizzata è che la risposta europea sia insufficiente”.
E poi aggiunge "Emerge forte l’esigenza di ragionare su quale può e deve essere la nostra risposta corale al fanatismo che dilaga, alle distanze che ci separano, ai muri che vengono eretti, alla paura che ci attanaglia. Chiediamoci semmai, su cosa potremmo fondare la nostra azione comune”.
Infine, rifacendosi alle parole di Papa Francesco, Valentini cita le abilità che l’Europa deve affinare allo scopo di dare stabilità al progetto comune: “la capacità di integrare, la capacità di dialogare e la capacità di generare”, confidando nel dialogo, quale strumento essenziale per raggiungere una società europea inclusiva e integrata.
Nel servizio l'intervista al Segretario Pasquale Valentini
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