Giovanni Lonfernini e Valeria Ciavatta si dicono soddisfatti per l’esito della sentenza del Collegio dei Garanti che ha respinto la richiesta di sindacatura presentata nei loro confronti da Alessandro Della Balda e Leonardo Raschi. In attesa di ricevere ufficialmente l’atto del Collegio gli ex Reggenti concordano nel sostenere che la decisione evidenzia soprattutto l’infondatezza delle accuse sul piano giuridico, politico, morale e di fatto. Un’estraneità dimostrata in aula, sottolinea Lonfernini, con una minuziosa ricostruzione degli avvenimenti, con memorie e testi a favore. Valeria Ciavatta però non nasconde la propria amarezza per il mancato accoglimento della richiesta di condannare al pagamento delle spese processuali Della Balda e Raschi, un aspetto sul quale, ricorda, la giurisprudenza sammarinese è piu che consolidata. La richiesta di sindacatura era stata sollevata in merito alla votazione palese, in Consiglio, sulla legge della Corte dei Conti, votazione che per i richiedenti doveva avvenire in segreto. Si chiedeva inoltre l’annullamento della votazione stessa. Tesi respinte dal Collegio dei Garanti che nella sentenza sottolinea come i denuncianti sono comparsi all’udienza senza difensori e per questo non sono stati ammessi al contraddittorio. Che la questione riguarda fatti relativi a quanto avvenuto in Consiglio, dove è stato rivolto a tutti i Consiglieri l’appello a esprimersi, anche con la richiesta di uno solo, per il voto segreto ed evitare il voto palese richiesto dai Capi Gruppo. Infine che la richiesta di condanna alle spese processuali, avanzata da Lonfernini e Ciavatta nei confronti dei denuncianti è respinta perchè presentata in fase anteriore al giudizio.
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