Per ora prevale la cautela, come sempre quando è in corso un'indagine. “Speriamo che il tribunale vada avanti su tutto – è l'auspicio di Luigi Mazza, Dc – La vicenda in sé è molto grave, personalmente l'elemento che mi ha sconcertato più di tutti è il fatto che sia stata messa a rischio la salute di chi lavora, in cantieri non sicuri”. Stessa preoccupazione di Gerardo Giovagnoli, Psd, che aggiunge: “Aspettiamo l'esito definitivo, se tutto fosse confermato il sistema si è scoperto lacunoso ed è bene andare fino in fondo, se però non lo fosse qualcuno avrebbe reso falsa testimonianza alla commissione d'inchiesta, e dovrebbe comunque risponderne”. Per Marco Podeschi, Upr, “dopo tante chiacchiere su presunti episodi di corruzione arriva il primo atto formale di un organismo”, e Simone Celli, Partito Socialista, sottolinea che “rimaniamo terzi e imparziali nei confronti della vicenda, ma è importante che si faccia luce dopo il lavoro politico compiuto dalla commissione”. “C'è stata una discreta celerità da parte della magistratura nell'approfondire quanto emerso in commissione, e questo è positivo – commenta Alessandro Rossi, Sinistra Unita – Speriamo sia un passaggio verso l'emarginazione di questi fenomeni”. Secondo Gloria Arcangeloni del movimento Rete invece, ad essere stati colpiti sono solo i pesci piccoli: “A nostro modo di vedere – rileva – c'erano ben altri personaggi, più illustri, di cui non si è più sentito parlare. Per avere qualcosa di più concreto si doveva partire dai pesci grossi, ma ho paura che i veri responsabili non verranno mai fuori”.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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