Finisce in pareggio l’ordine del giorno di politica estera della minoranza: 8 a 8. La commissione non delibera e rimanda il voto alla prossima seduta. È giunto al termine del dibattito sulla mozione del Psd, con lo scontro tra maggioranza e opposizione sul rapporto bilaterale. Chiede di riconsiderare l’intera impostazione nel rapporto italo-sammarinese e di inserire un apposito comma in Consiglio per definire i nuovi orientamenti. “La politica estera è prerogativa del Consiglio”, dice la minoranza che invita ad una azione comune per superare l’empasse. Il segretario Mularoni ricorda di aver informato per tempo e costantemente parlamento e forze politiche. “I contributi sono ben accetti - dice il segretario agli Esteri – ma il governo deve avere la responsabilità primaria”. A buon fine la concessione di tre residenze a imprenditori italiani. Il loro business plan ottiene il via libera dell’organismo consiliare. Mentre ottengono la residenza anche i nuovi giudici Manlio Marsili e Simon Luca Morsiani. Sul fronte diplomatico è stata revocata la nomina a Josè de Mollinedo, come da lui richiesto, quale ambasciatore d’Andorra, e nominato al suo posto Antonio Lazzaro Volpinari. Mentre la commissione ha accettato le dimissioni di Luciano Cardelli quale ambasciatore del Principato di Monaco.
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