Con un breve comunicato la Commissione Finanze – riunita ieri in seduta segreta - scrive di essersi espressa favorevolmente a larga maggioranza circa le proposte di finanziamento avanzate dal Segretario Marco Gatti. Poche parole su un tema su cui vige il più massimo riserbo per non compromettere la trattativa. Si presume che si sia parlato del finanziamento della Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa per le spese dell'emergenza sanitaria ma che il confronto si sia focalizzato soprattutto sul prestito ponte. La Commissione era chiamata a dare un parere preventivo; il contratto non è stato ancora sottoscritto. Da qui l'esigenza del Governo alla massima segretezza.
“Ci si sta muovendo verso la migliore scelta per strutturare il debito per San Marino, ovvero la collocazione di un titolo di Stato che poi permetta di gestire il debito stesso nel medio e lungo periodo” dichiara Gatti nell'incontro virtuale organizzato dalla Csu. Nella stessa circostanza Nicola Renzi, membro della Commissione, non nasconde però le sue preoccupazioni e dichiara che “sono state prese decisioni drammatiche che possono ipotecare il futuro del Paese”. Il Presidente Denise Bronzetti, da noi contattata, risponde di non sapere a cosa Renzi si riferisca quando parla di “decisioni drammatiche”. “Ci siamo espressi favorevolmente ad ampia maggioranza sulle proposte di finanziamento presentate del Segretario Gatti – spiega - perché è quello che la legge ci chiedeva di fare”.
Nel pomeriggio una delegazione di RF si reca dalla Reggenza. “Sono state prese decisioni che possono segnare un punto di non ritorno” – dice Andrea Zafferani, contrario al fatto che il Paese non possa conoscerle e discuterne. “Abbiamo voluto parlarne con i Capitani Reggenti – spiega – alla ricerca di possibili soluzioni. I sammarinesi rischiano con queste decisioni di trovarsi una significativa spada di Damocle sulla testa da restituire in tempi molto brevi”. "Se il paese ha crisi di liquidità – si chiede Sara Conti – perché non cercare di reperirle all'interno? Ad esempio tramite Banca Centrale, tanto più che da una risposta ad una nostra interpellanza sappiamo che ha a disposizione 340 milioni in titoli immediatamente liquidabili. Non vorremmo – conclude – che a guadagnarci fossero ancora una volta gli amici degli amici e a perderci tutti i sammarinesi”.