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Commissione inchiesta casinò: reso pubblico un nuovo documento riservato

24 gen 2007
La commissione
La commissione
E’ giallo sulla relazione conclusiva della Commissione Consigliare d’inchiesta, che entro il 31 gennaio deve chiudere i propri lavori e produrre, appunto, la relazione finale.
Nel tardo pomeriggio, un documento, che almeno nel titolo si presenta proprio come le conclusioni della commissione, arriva per errore alle redazioni giornalistiche. Subito si scatena un putiferio e si parla di violazione del segreto istruttorio.
Cade dalle nuvole il Presidente della Commissione, Massimo Rossini, che si dice assolutamente indignato ed irritato per il gran clamore che sta montando e getta acqua sul fuoco. “Qualunque cosa stia circolando – ci dichiara in una conversazione telefonica – non è la relazione della commissione che presiedo. Ho ricevuto l’incarico di iniziare la stesura del documento – spiega Rossini – solo nel pomeriggio di oggi e allo stato attuale ho solo una serie di appunti che devono essere messi in ordine. I miei appunti – aggiunge – riguardano la cronologia dei fatti, l’attività della commissione e la cronologia dell’attività della commissione; non so cosa contenga quel documento, ma sono assolutamente certo che non abbia nulla a che fare con quello che dovrà essere redatto.
Immediata la reazione del cosiddetto polo dei moderati. A firma dei consiglieri Augusto Casali, Romeo Morri e Marco Arzilli arriva una nota congiunta, nella quale dichiarano di essere venuti a conoscenza che dall’indirizzo di posta elettronica dell’avvocato Alvaro Selva, probabilmente – scrivono – inavvertitamente, è stata diramata alle varie redazioni un documento intitolato “Relazione conclusiva della commissione consigliare d’inchiesta su presunti comportamenti riguardanti l’apertura di una casa da gioco a San Marino".
"Incredibilmente – sostengono nel loro comunicato Popolari, Noi Sammarinesi e Nuovo Partito Socialista – il maggior indiziato, il cui nome appare sui documenti e già sentito tre volte dalla commissione d’inchiesta, sembra aver redatto tale relazione, naturalmente assolutoria. Il fatto – proseguono – è di una gravità inaudita. Ci ripromettiamo – concludono – di rendere edotti tutti i membri di opposizione e di porre in essere tutte le iniziative per salvaguardare la credibilità delle istituzioni".

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