“Questa sospensione non deve diventare oggetto di strumentalizzazione politica. Il tema è molto delicato.” Così il Segretario alla sanità accetta la richiesta bipartisan di sospendere l'esame del progetto di legge che modifica – dopo 40 anni - le regole per l'accesso alle prestazioni sanitarie erogate dall'Iss o per quelle che si usufruiscono fuori territorio, sempre dietro autorizzazione della sanità pubblica. Si prevede una quota capitaria di 200 euro mensili. L'articolo 3 stabilisce gli obblighi di pagamento: chi ha un permesso di soggiorno ma non un lavoro, chi non percepisce una pensione sammarinese, chi non è un familiare a carico di assistiti dal sistema pubblico, i sammarinesi residenti fuori territorio e che non svolgono attività lavorativa in Repubblica. Ha chiesto di ripristinarla il gruppo per la spending review. Ha chiesto di modificarla l'Ecri, la commissione europea contro il razzismo invitando ad eliminare ogni discriminazione fra sammarinesi e stranieri residenti per l'accesso all'assistenza sanitaria. Ed è proprio sull'articolo 3 che governo e maggioranza dovranno cercare un accordo. Civico 10 e Rete hanno presentato due emendamenti distinti per dare assistenza sanitaria ai conviventi. Dopo un’interruzione dei lavori Guerrino Zanotti del Psd, offre i numeri: a San Marino sono 189 i permessi per convivenza attivi e 18 quelli parentali. Adesso si deve trovare una intesa sul carattere obbligatorio o facoltativo dell'assistenza sanitaria in caso di convivenza. L'obbligo, sottolinea Zanotti, potrebbe disincentivare la regolarizzazione dei permessi di convivenza; ma rendere opzionale il contributo potrebbe non garantire la copertura di tutte le spese. Impossibile trovare una soluzione su due piedi. Così, da più parti si esprime la volontà di sospendere l’esame dell’articolato per affrontare più organicamente la questione. Oggi chi risiede a San Marino perchè convive o per un ricongiugumento familiare deve avere una polizza assicurativa che copra le spese sanitarie. La politica deve decidere se mantenere questo stato di cose oppure se estendere anche a loro la quota capitaria.
Sonia Tura
Sonia Tura
Riproduzione riservata ©