Era un intervento atteso quello del commissario Massimo Arlotti, specie dopo le voci circolate negli ambienti politici nei giorni scorsi sulle sue dimissioni. Rumors poi smentiti. In Commissione Sanità l'infettivologo ha parlato insieme a rappresentanti del settore sanitario e della Protezione Civile. Arlotti ha ricostruito i passaggi fondamentali dell'epidemia a partire dai momenti più difficili con il picco di ricoverati. E ha illustrato il lavoro fatto, dall'organizzazione dei gruppi per l'assistenza domiciliare ai farmaci off-label.
"Il principio - ha detto Arlotti - è stato quello di non lasciare nessuno per strada". Sul plasma, ha annunciato, c'è dialogo con l'Ausl Romagna “che sta preparando un protocollo”. In Aula il commissario straordinario ha inviato un messaggio alla politica invitandola ad essere coesa. Molti i temi trattati nell'intera giornata, come quello dei test. Al momento, ha spiegato il segretario di Stato alla Sanità, Roberto Ciavatta, si è arrivati all'8% di esami molecolari sulla popolazione e a quasi il 16% di sierologici. “La prevenzione non la fanno i test ma i comportamenti”, è tornato a ripetere Arlotti.
Tra gli argomenti su cui si è soffermata l'opposizione: la riorganizzazione dell'ospedale e le dimissioni di tre medici tra cui il primario di Pediatria Romeo. “Sono persone che stanno andando in pensione”, ha risposto Ciavatta. Ma dalle minoranze replicano che il medico non aveva intenzione di andarsene. Anche tra le forze di maggioranza c'è chi solleva l'argomento ospedale con l'appello, nella seconda fase, a ripristinare le attività dei reparti. Dagli addetti ai lavori l'intenzione di riaprire, ma il nosocomio “non potrà più essere quello di prima” con cambiamenti, ad esempio, nella strutturazione dei reparti.
“Urgentissima la nomina del Comitato esecutivo ISS”, ha dichiarato il responsabile alla Sanità evidenziando “gravi carenze nella struttura ospedaliera” e, sulla diffusione del virus al Colore del Grano, spera in ulteriori indagini. Oltre al segretario di Stato Stefano Canti, in Commissione anche la Protezione Civile con un focus sul piano di assistenza alla popolazione, la collaborazione con le realtà italiane e il lavoro dei volontari. Approvato un ordine del giorno, con 9 voti favorevoli e 3 contrari.