Il Progetto di legge sui medici passa con sette voti favorevoli e tre contrari. I commissari di Ps e Psd Mancini e Belluzzi non partecipano e consegnano la scheda. Si astiene il Presidente “per ragioni – spiega - di opportunità”, sebbene non lavori più all'Iss e si sia dimesso da ogni incarico direttivo in Asmo. Sull'obiettivo della legge tutti concordano: servono soluzioni per frenare la fuga dei medici. Il provvedimento nasce infatti per rispondere all'emergenza attraverso nuove regole per l'assunzione del personale, valorizzando le singole risorse, garantendo l'equità del trattamento economico e introducendo il riconoscimento del ruolo dirigenziale dei medici. Il pdl, però, non convince l'opposizione che punta il dito contro la revisione del limite di 100.000 euro per il reddito dei professionisti dipendenti definendolo “un escamotage” per raggirare la legge nata dopo il referendum. All'accusa di “incoerenza” rivolta da Stefano Canti a Civico 10 risponde Mimma Zavoli, ricordando che il suo movimento “quel quesito referendario non lo ha appoggiato”. E sul tetto degli stipendi “non un escamotage ma una scelta di responsabilità della maggioranza”. Nel mirino dell'opposizione anche il rimando a decreti per regolamentare la libera professione oltre che per retribuzioni e premi. “Il PDL Non introduce criteri di meritocrazia – attacca il Ps in una nota - cerca semplicemente di accontentare tutti senza distinzione, con inevitabile aggravio dei costi sulla collettività, senza certezze dei benefici sulla qualità dei servizi erogati”. Nonostante le perplessità, durante l'esame dell'articolato il clima è sereno, le tensioni politiche accantonate. “Non sono mai venuti meno rispetto e riconoscimento delle parti e dei ruoli” – riconosce il presidente Emmanuel Gasperoni. Vengono recepiti diversi emendamenti dell'opposizione come quello del Pdcs che porta all'intesa sulla possibilità per medici Iss in pensione di garantire continuità dei servizi, per un massimo di 38 ore settimanali. “Del resto – spiega il presidente – in questa delicata fase della Sanità l'argomento è troppo importante per mettere bandierine o alzare barricate”. Dopo gli ultimi scontri nelle commissioni, lo spirito collaborativo non passa inosservato. “Quando i requisiti minimi del rispetto sono mantenuti – dice Gasperoni – la commissione svolge appieno il proprio ruolo”. Resta il rammarico per l'esito della votazione.
MF
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