Il Congresso di Stato ha stabilito i criteri sulla concessione, in uso a privati, dei terreni di proprietà dello Stato. Una sorta di regolamento che prevede che solo i terreni di dimensioni inferiori ai 600 metri quadri possano eventualmente venire concessi in uso, che siano adiacenti alla proprietà di chi li richiede, che non siano frazioni di aree più ampie. Lo Stato poi potrà rientrarne in possesso, in qualunque momento, previo un congruo preavviso, che non sarà invece necessario in caso di opere e interventi di pubblica utilità. Qualora poi il terreno in questione si trovasse a ridosso di altre proprietà private, si renderà necessario il consenso preventivo dei proprietari confinanti. Un orientamento preciso, che si affiancherà al parere degli uffici competenti e che sarà adottato dalla Segreteria di Stato al Territorio e Ambiente.
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