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La conferenza stampa dell'opposizione: critica sulla gestione dei rapporti con l'Italia

18 gen 2008
La conferenza stampa dell'opposizione: critica sulla gestione dei rapporti con l'Italia
Le opposizioni hanno voluto ribadire il dato politico della votazione in una conferenza stampa che li ha visti tutti presenti. Per Pdcs, Nps, Popolari, Ans, Spl, Ns ed Europopolari non si puo proseguire come se nulla fosse accaduto. "Il nostro Ordine del Giorno partiva dal concetto evidente di una difficoltà nei rapporti di dialogo tra le istituzioni sammarinesi e quelle italiane per questa ragione pensiamo che il Consiglio debba svolgere un ruolo attivo nei confronti della Repubblica italiana allo scopo di ricreare condizioni per un dialogo sereno e rispettoso". OdG che chiedeva diventassero esecutive le dimissioni del presidente di Banca Centrale per sgombrare il campo da ogni possibile equivoco. "Occorre ridare, inoltre, credibilità agli organismi di vigilanza. Una situazione politica che porti anche a un confronto nei prossimi giorni dato che la maggioranza non ha più i numeri". Le opposizioni non chiedono elezioni anticipate, l’unica che si spinge verso questa ipotesi è Monica Bollini, seguita da Romeo Morri. Per il resto le 7 forze politiche speravano in un messaggio forte che facesse vedere la capacità della Repubblica di ribaltare la situazione negativa, invece il Palazzo ha risposto con la debolezza nei numeri. Non solo: è mancata la volontà politica di dare un segnale forte anche all’esterno, non raggiungendo un risultato condiviso su questa vicenda. Indispensabile trarre conseguenze politiche. Si chiedono quale sia l’autorevolezza e credibilità di chi deve andare a trattare con Roma. Ricordano che Alleanza Popolare, all’avvio del nuovo governo, aveva dichiarato che al primo inciampo si sarebbe tornati a elezioni. Lavoriamo per costruire una alternativa politica, hanno ribadito. "Fa specie che in un momento cosi delicato per il nostro futuro il governo abbia la benda sugli occhi. A questo si aggiunge il fatto che è difficile pretendere delle svolte con personaggi che sono li da anni. Il nostro era un Ordine del Giorno non polemico ma resposanbile, lamentando il mancato coinvolgimento di tutto il Consiglio. La maggioranza ha sfiduciato la politica estera del paese e non ha neanche il presidente di Banca Centrale".

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