Il dibattito è appena iniziato, in Congresso di Stato, sul percorso che dovrà portare al superamento della attuale situazione sui giochi della sorte e al rispetto della legge del dicembre 2005, con la quale si prevede il passaggio in mano pubblica della gestione dei giochi. Il prossimo mese di gennaio scadrà la convenzione della Giochi San Marino Spa, che già il Consiglio Grande e Generale ha stabilito di non rinnovare. L’esecutivo, poi, nel suo programma di governo, lo ha indicato a chiare lettere, definendo le attuali concessioni non rinnovabili, in qualsiasi modo e forma. La legge adottata annuncia la costituzione di un ente pubblico, che dovrà gestire i giochi della sorte, delegando poi a terzi o società partecipate dallo Stato, l’approntamento delle strutture operative. "Questo – spiega la legge – attraverso appalti trasparenti e in base a precisi vincoli e criteri, prevedendo poi verifiche e rinnovi periodici". Un percorso che il Congresso di Stato deve delineare nel dettaglio.
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