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Congresso: il Governo licenzia i primi PdL sulla riforma della PA

9 mar 2009
Congresso di Stato
Congresso di Stato
“La novità principale - anticipa il Segretario di Stato per gli Affari Interni - è la presentazione in Consiglio Grande e Generale di una legge quadro, segno tangibile - sottolinea - della volontà e dell’impegno che il Governo si assume con questa riforma. Sono molti gli uffici in emergenza. Questa riforma è attesa da anni. Con il sindacato - ricorda - sono già stati impostati accordi per dare le gambe al provvedimento”.
Già nella precedente legislatura il progetto di riforma era stato delineato dal Segretario agli Interni che lo aveva presentato prima al Governo di allora e poi al Consiglio Grande e Generale. “Ma - rimarca Valeria Ciavatta - è la prima volta che va in aula un progetto generale di riforma in grado di indicare tutto il percorso”.
Verranno cancellati i mansionari. Si supera il profilo di ruolo e sono previste revisioni biennali per verificare il fabbisogno di personale e servizi. La legge sulla dirigenza abolisce la chiamata, che oggi prevede l’incarico a vita. Si superano l’inamovibilità e la titolarità del posto e la retribuzione sarà articolata, con una parte fissa ed una variabile a seconda delle responsabilità.
Il concorso pubblico verrà regolamentato così come la selezione interna. Si disciplina il contratto a tempo determinato e si modificano le sanzioni disciplinari, allargando le violazioni, fissando un rapporto più efficace con il processo penale e procedure più chiare per tutelare la difesa.

Sonia Tura

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