Le due delibere che attendevano il nulla osta del Governo restano sul tavolo del Congresso di Stato. L’istruttoria, relativa alle due pratiche, era già stata evasa da Banca Centrale che ha dato il proprio okey all’operazione.
Una proposta è stata avanzata dalla Banca Agricola Commerciale – controllata da Unicredit – che terrebbe in mano il 50% del pacchetto azionario.
La seconda è guidata dagli ex dirigenti di Cattolica Assicurazioni. Entrambe vedono depositati i 5 milioni di euro a testa a titolo di garanzia.
Il Segretario di Stato per le Finanze Stefano Macina aveva già precisato che, nonostante il Governo operi in regime di ordinaria amministrazione, il nulla osta è un atto dovuto perché si tratta semplicemente di valutare l’istruttoria fatta da Banca Centrale.
Alleanza Popolare ha invece sollevato perplessità circa la scelta di approvare due pratiche di questo rilievo in regime di ordinaria amministrazione.
Una valutazione che Ap ha ripreso anche ieri sera, nel corso del dibattito tenuto dal movimento politico durante la sua festa, sottolineando che una delle pratiche aveva i requisiti per essere approvata immediatamente, mentre l’altra – secondo Ap – necessitava di ulteriori approfondimenti. Nulla da obiettare, ha precisato Alleanza Popolare, sul lavoro svolto da Banca Centrale, ma sono scelte che vanno adottate quando tutti i riferimenti sono chiari.
Una proposta è stata avanzata dalla Banca Agricola Commerciale – controllata da Unicredit – che terrebbe in mano il 50% del pacchetto azionario.
La seconda è guidata dagli ex dirigenti di Cattolica Assicurazioni. Entrambe vedono depositati i 5 milioni di euro a testa a titolo di garanzia.
Il Segretario di Stato per le Finanze Stefano Macina aveva già precisato che, nonostante il Governo operi in regime di ordinaria amministrazione, il nulla osta è un atto dovuto perché si tratta semplicemente di valutare l’istruttoria fatta da Banca Centrale.
Alleanza Popolare ha invece sollevato perplessità circa la scelta di approvare due pratiche di questo rilievo in regime di ordinaria amministrazione.
Una valutazione che Ap ha ripreso anche ieri sera, nel corso del dibattito tenuto dal movimento politico durante la sua festa, sottolineando che una delle pratiche aveva i requisiti per essere approvata immediatamente, mentre l’altra – secondo Ap – necessitava di ulteriori approfondimenti. Nulla da obiettare, ha precisato Alleanza Popolare, sul lavoro svolto da Banca Centrale, ma sono scelte che vanno adottate quando tutti i riferimenti sono chiari.
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