E' il momento della commozione ma anche quello della determinazione. Nominato per acclamazione alla guida del Partito Socialista, Simone Celli traccia da subito le linee sulle quali si muoverà durante il suo mandato. Da una parte la costruiozne di quel partito socialista “senza aggettivi” di cui anche altri hanno parlato nei vari interventi, dall'altra l'azione politica per affrontare le emergenze del Paese. A tutti un messaggio chiaro e forte: “Basta con i personalismi, basta con le vecchie logiche della politica, basta con gli equilibrismi e con le correnti, con le componenti e le lobby interne ai partiti. “Saremo un partito unico, forte e compatto – annuncia Celli – in grado di portare avanti un progetto preciso”. Un invito che estende a tutte le forze politiche devastate negli anni da quella che il neo segretario socialista definisce “la logica delle tribù”. Nel suo intervento conclusivo ha parole di elogio per i giovani, che chiama “la vera riserva democratica”, da alimentare continuamente, da rafforzare e da valorizzare. Al sistema politico Celli fa sapere che i Socialisti rilanciano la proposta di un Governo di unità nazionale, capace di unire tutte le forze più rappresentative del Paese e di farle lavorare insieme per uscire dalla peggior crisi degli ultimi 50 anni. “Noi – afferma – non ci tiriamo indietro e nel solco della storia socialista di questo paese ci saremo per portare il nostro fattivo contributo”
Poco prima anche Augusto Casali, co-segretario uscente e candidato ad assumere la presidenza del partito, aveva aperto il dialogo a tutte le forze politiche, con particolare riferimento a quelle dell'area riformista, cattolica e liberale. Un dialogo privilegiato con l'UPR, con il quale c'è stata affinità politica negli ultimi tempi. Critico con il Governo per una politica di immobilismo e la volontà di rimandare le scelte, Casali auspica il ritorno dei partiti al ruolo di mediatori tra la società e le istituzioni, “abbiamo visto – ha dichiarato - che spesso si sono invece trasformati in comitati di affari”.
Commosso anche Paride Andreoli, che del processo di unificazione è uno dei principali protagonisti, e che auspica il recupero di quel gap che si è venuto a creare fra i partiti e la società civile. “Dobbiamo – dice – saper dare risposte adeguate e riavvicinare l'opinione pubblica alla politica, per la quale invece manifesta un certa avversione”. “Non possiamo condividere la politica dell'inasprimento fiscale - ha aggiunto Andreoli dopo una disamina critica sull'operato del Governo - Non può essere solo il cittadino a far fronte alle mancanze della politica. Servono nuove azioni e spazi di manovra ci sono ancora.
Approvata all'unanimità la carta dei valori, l'assemblea congressuale socialista ha adottato per acclamazione anche il codice etico e le tesi programmatiche, e approvato con voto unanime la mozione conclusiva.
(Nel video le interviste a Simone Celli e Augusto Casali)
Poco prima anche Augusto Casali, co-segretario uscente e candidato ad assumere la presidenza del partito, aveva aperto il dialogo a tutte le forze politiche, con particolare riferimento a quelle dell'area riformista, cattolica e liberale. Un dialogo privilegiato con l'UPR, con il quale c'è stata affinità politica negli ultimi tempi. Critico con il Governo per una politica di immobilismo e la volontà di rimandare le scelte, Casali auspica il ritorno dei partiti al ruolo di mediatori tra la società e le istituzioni, “abbiamo visto – ha dichiarato - che spesso si sono invece trasformati in comitati di affari”.
Commosso anche Paride Andreoli, che del processo di unificazione è uno dei principali protagonisti, e che auspica il recupero di quel gap che si è venuto a creare fra i partiti e la società civile. “Dobbiamo – dice – saper dare risposte adeguate e riavvicinare l'opinione pubblica alla politica, per la quale invece manifesta un certa avversione”. “Non possiamo condividere la politica dell'inasprimento fiscale - ha aggiunto Andreoli dopo una disamina critica sull'operato del Governo - Non può essere solo il cittadino a far fronte alle mancanze della politica. Servono nuove azioni e spazi di manovra ci sono ancora.
Approvata all'unanimità la carta dei valori, l'assemblea congressuale socialista ha adottato per acclamazione anche il codice etico e le tesi programmatiche, e approvato con voto unanime la mozione conclusiva.
(Nel video le interviste a Simone Celli e Augusto Casali)
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