Un accordo al quale tutti i paesi rappresentati a Strasburgo hanno già aderito, mancavano solo San Marino e il Liechtenstein, e oggi il Governo sammarinese ha deciso di colmare la lacuna. Una scelta che comporterà una serie di interventi per adeguare le norme della Repubblica alle indicazioni contenute nel documento e per questo l’esecutivo ha incaricato alcuni funzionari pubblici di valutare tutti i passaggi; un gruppo di lavoro che sarà composto dal giudice d’appello David Brunelli, Sabrina Bernardi dell’Avvocatura dello Stato, Roberto Mularoni dell’Ufficio Rapporti Economici Internazionali, Elisa Beccari che rappresenterà il dipartimento Affari Interni, Eros Gasperoni e Maria Laura Marinozzi per il dipartimento Affari Esteri. “A loro il compito di indicare tutti i passaggi per un atto – spiega il Segretario agli Esteri – che ci consentirà di eliminare una sorta di ombra su San Marino, di introdurre normative conformi agli altri Stati per prevenire ogni rischio di corruzione”. Intanto il Titano si mette in mostra per la volontà di introdurre una nuova forma di sostegno e tutela dei giovani. Si tratta dell’indennità di primo impiego, uno strumento economico che potrà accompagnare i giovani nel periodo di ricerca di una occupazione confacente al loro titolo di studio, di garantire loro tranquillità nel passaggio dalla scuola al mondo del lavoro. Un percorso alternato, di lavoro e formazione, che si inserisce in un più ampio progetto di tutela dei lavoratori, scaturito dal tavolo di confronto tripartito sul tema degli ammortizzatori sociali. Accanto a questo si prevede l’indennità di reinserimento per i lavoratori che dovranno passare dal vecchio al nuovo posto di lavoro, senza soluzione di continuità retributiva; poi la revisione dell’indennità economica speciale, che potrà essere prevista anche per i lavoratori frontalieri e l’estensione della Cassa Integrazione Guadagni anche al settore dei servizi. “E’ una volontà – spiega il Segretario di Stato al Lavoro, Pier Marino Mularoni – che vuole considerare la centralità del lavoratore, attorno al quale devono ruotare le dinamiche di protezione e che deve poter contare sulle necessarie garanzie”. La proposta sarà sottoposta a sindacati e parti imprenditoriali, dopo aver verificato le coperture economiche dell’intervento, e successivamente la bozza diventerà un provvedimento legislativo ad integrazione di quello esistente. “E’ un notevole passo in avanti – commenta il Segretario Mularoni – nella concertazione con le parti sociali, che fa ben sperare nell’affermazione del dialogo allargato, anche in vista della prossima tornata di rinnovi contrattuali, segnati in passato da forti scontri”.
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