Alcuni ritardi nelle nomine, anche per quanto riguarda le commissioni, stanno allungando i tempi della composizione delle varie segreterie di Stato e degli altri organismi istituzionali. Per il segretario agli Esteri Valentini si tratta di ritardi fisiologici, perché il governo appena nato ha dovuto concentrarsi sulla finanziaria e la quasi totalità dei segretari di Stato hanno avuto bisogno di tempo per conoscere una realtà totalmente nuova. Il congresso di Stato ha cercato di venire a capo delle nuove figure dirigenziali che devono essere nominate in base alla riforma della Pubblica amministrazione: otto direttori di dipartimento che superano la figura dei vecchi coordinatori, i cui incarichi prorogati scadono tutti a fine anno. Sono nomine governative, quindi collegiali, e devono rispondere a precisi criteri di legge. Poi dovranno essere nominati anche gli staff di segreteria, di competenza del singolo segretario di Stato che dovrà muoversi all'interno di un preciso budget, anzi possibilmente inferiore vista l'esigenza di contenimento della spesa. Il congresso si è poi concentrato sulle varie delibere che chiudono gli adempimenti per l'anno 2012 e aprono quelli per il 2013.
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