L’ex titolare della cultura aveva chiamato in causa anche i colleghi Mularoni e Berardi sulla gestione non oculata delle risorse economiche nel finanziare le manifestazioni. “Sugli eventi culturali co-patrocinati – risponde l’esecutivo - ogni spesa di competenza delle Segreterie agli Esteri e al Turismo è stata autorizzata dal Congresso di Stato e quindi coperta per l’importo corrispondente. Anzi, in più di una occasione le due Segreterie di Stato si sono accollate ulteriori oneri economici, di pertinenza della Cultura, per coprire debiti che altrimenti non sarebbero stati onorati. Come il Concorso Pianistico Internazionale”. L’esecutivo ha già depositato presso la Direzione della Finanza Pubblica tutta la documentazione riguardante l’Alba sul Monte, e la manifestazione Jazz di Lino Patruno, del 2011, per le quali manca la copertura economica. Sono in corso azioni di accertamento della regolarità e delle responsabilità contabili per gli insoluti riscontrati. “Per la Biennale di Venezia la situazione è ancora più confusa, dice il Governo, non essendoci rispondenza fra le spese preventivate e quelle risultanti dalle richieste dei creditori”. Il buon senso, conclude il Congresso, avrebbe consigliato all'ex-Segretario Morri di tacere, dato che solo lui fra i membri di Governo ha gestito le risorse pubbliche in maniera che definire poco oculata é un eufemismo, spesso non seguendo le regole che le leggi impongono. “È facile portare grandi nomi a San Marino se poi a pagare ci devono pensare gli altri”, conclude il Governo che avrebbe voluto concretizzare tante idee per dare lustro al paese, non potendolo fare per i costi elevati.
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
Riproduzione riservata ©