Arriva in Aula per l'approvazione definitiva il Nuovo Testo Unico che riforma il provvedimento del 95 e coordina tutta la normativa successiva, in mancanza di una revisione generale attesa per 21 anni. Eva Guidi definisce il nuovo testo “completo, semplice e utile, che introduce indicazioni non interpretabili e colma lacune incompatibili sia con norme europee in materia di trasparenza, sia con la tutela dei diritti”. L'opposizione ribadisce le critiche già espresse in Commissione: Il Testo Unico andava portato insieme al Prg. “Così è già vecchio, è un vestito nuovo ad un morto” accusa Stefano Canti, “ed è praticamente uguale a quello di 22 anni fa”, attacca Gian Carlo Venturini. Rimangono, ad esempio, i piani particolareggiati e la discrezionalità politica della CPT, ex Commissione Urbanistica, che Rete chiede di abrogare. Meglio sarebbe stato fare correttivi e accelerare il nuovo prg – dicono Dalibor Riccardi e Alessandro Mancini. Per Marianna Bucci nel Testo Unico c'è l'impronta della passata Segretria al Territorio, quella di Antonella Mularoni, “non ci vedo – dice - l'Augusto Michelotti che faceva le lotte ambientaliste”. SSD scende in campo a difesa del suo Segretario e punta il dito contro chi ha procrastinato per tutti questi anni. “Hanno fatto comodo - dice Eva Guidi - le maglie larghe. Sappiamo che una gestione più rigorosa del territorio dà fastidio.” Riguardo alla C.P.T, conferma: “è una commissione di indirizzo politico che non vogliamo delegare. Per evitare abusi è stato introdotto come elemento garantista la pubblicità di tutti gli atti della commissione”. Sulla critica che il Testo Unico andava portato assieme al prg, Michelotti corregge: “il Testo Unico non è la legge che regola il piano regolatore”. Sui poteri della Commissione Politica Territoriale, invita a non buttare al macero quello che potrebbe essere utile. “Non deve svolgere un ruolo tecnico – spiega - ma prendere decisioni e dare indirizzi, non fare quindi quello che ha fatto per anni, amministrando la progettazione architettonica e urbanistica in maniera lobbistica e clientelare". E a chi lo accusa di aver voluto mettere una bandierina, risponde: “potevate mettere una schiera di bandierine sul Testo Unico. I 7000 alloggi vuoti esistono ancora e sono figli della mancanza assoluta di gestione del territorio, fra cui – appunto – l'assenza del Testo Unico. Si vota l'articolato.
Riproduzione riservata ©