Nel comma comunicazioni della seduta consigliare cominciata alle 13.30 il consigliere Massimo Andrea Ugolini del Pdcs ha espresso stupore per la delibera con cui il Congresso di Stato ha dato mandato all'Avvocatura dello Stato di procedere in relazione alla mancata convocazione della Commissione Giustizia, all'epoca in cui ne era presidente, sia pure dimissionario. “Lo ritengo un atteggiamento intimidatorio. L'avvocatura – ha dichiarato Ugolini - dovrebbe tutelare tutti coloro che fanno parte dell'istituzione. Se verrò chiamato nelle sedi preposte ribadirò la mia posizione”. Il consigliere ha riferito di aver deciso di dimettersi nel momento in cui in commissione era venuto a mancare un clima sereno e non si procedeva all'unanimità. I consiglieri di minoranza intervenuti hanno difeso Ugolini chiedendo anche il ritiro della delibera del Congresso mentre quelli di maggioranza hanno sostenuto la decisione dell'esecutivo di dare mandato all'avvocatura. Si va verso un ordine del giorno che sarà votato a fine convocazione.
Il consigliere Elena Tonnini di Rete ha invece comunicato all'aula di essere stata denunciata in Lussemburgo dalla Advance Finance di Confuorti per dichiarazioni che ha fatto in Consiglio nella seduta del 18 ottobre. La stessa Tonnini ha auspicato che il Consiglio assuma iniziative per tutelare la figura del consigliere, con un atto istituzionale come un ordine del giorno, da ingerenze provenienti da tribunali di altri paesi. Tutto l'arco parlamentare, sostanzialmente, ha condiviso le considerazioni di Elena Tonnini e si prefigura quindi un ordine del giorno "bipartisan" al voto già in serata.
Il consigliere Elena Tonnini di Rete ha invece comunicato all'aula di essere stata denunciata in Lussemburgo dalla Advance Finance di Confuorti per dichiarazioni che ha fatto in Consiglio nella seduta del 18 ottobre. La stessa Tonnini ha auspicato che il Consiglio assuma iniziative per tutelare la figura del consigliere, con un atto istituzionale come un ordine del giorno, da ingerenze provenienti da tribunali di altri paesi. Tutto l'arco parlamentare, sostanzialmente, ha condiviso le considerazioni di Elena Tonnini e si prefigura quindi un ordine del giorno "bipartisan" al voto già in serata.
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