Finisce con una decisione tranchant la querelle tra Consiglio d'Europa e Azerbaijan. Già a rischio espulsione in questa seduta – come anticipato da Marco Nicolini - per il mancato invito a Strasburgo a monitorare le elezioni presidenziali anticipate che si terranno il prossimo 7 febbraio, oggi il Paese caucasico ritira spontaneamente la propria delegazione in segno di protesta contro quelli che definiscono “i due pesi e le due misure” nei confronti di Baku. Il richiamo comprende anche il conflitto con l'Armenia: l'accusa all'APCE di “interpretazione selettiva del diritto internazionale e diverso trattamento delle questioni relative all'integrità territoriale e alla sovranità degli Stati”. Considerano l'iniziativa di mettere in discussione le loro credenziali come parte di una feroce campagna denigratoria oltre che un tentativo deliberato e inaccettabile di interferire indebitamente – evidenziano - con il processo elettorale in corso in Azerbaigian”. “Di fronte all’attuale insopportabile atmosfera di razzismo, azerbaigianofobia e islamofobia nella APCE”, - concludono – la decisione è di cessare un impegno iniziato nel 2001.
Attacco dai toni durissimi che non potrà non sollevare reazioni dello stesso tenore. Una prima sessione del 2024 dell'Assemblea che parte, dunque, all'insegna dello strappo con l'Azerbaigian ma con una nuova guida.
Eletto Presidente, Theodoros Rousopoulos del Ppe. Succede a Tiny Kox della Sinistra europea unita, legato a San Marino da solidi rapporti di amicizia. Rousopoulos, 35° Presidente dell’APCE e primo greco a ricoprire l'incarico, nel suo discorso di apertura ha richiamato la data fatidica del 24 febbraio 2022, quando “tutti – ha detto - abbiamo assistito all'attacco selvaggio, spietato e ingiustificato della Russia (che allora era membro ancora del Consiglio d'Europa) contro un paese libero”. “Durante la mia presidenza – ha assicurato - la principale priorità sarà l'Ucraina e decretare la responsabilità per gli orribili crimini commessi sul suo territorio”. Sarà un mandato, il suo, in continuità rispetto al lavoro di sinergia con tutti i membri dell'assemblea che lo stesso Kox ha portato avanti negli ultimi due anni. Tra le sfide anche quella di vigilare “sui pericoli per la democrazia dati da un'espansione indiscriminata dell'intelligenza artificiale”.
Il Capodelegazione sammarinese torna anche sul question time con il Presidente montenegrino, Jakov Milatović da cui, nella risposta alla domanda preparata da Nicolini insieme al Consigliere Marica Montemaggi, membro della delegazione - è emerso appoggio al percorso di maggiore integrazione europea intrapreso dal Titano.
Nel video il contributo di Marco Nicolini, Capodelegazione San Marino APCE.