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Consiglio: dai Capitani Reggenti l'invito ad un confronto leale e costruttivo per trovare le soluzioni migliori

di Monica Fabbri
22 apr 2020

Ai tempi del Coronavirus il Consiglio trasloca al Kursaal. Operai e tecnici nelle ultime due settimane hanno reso la grande sala del palazzo dei Congressi adatta ad ospitare i lavori parlamentari nel rispetto delle distanze di sicurezza. Una location inusuale ma sicuramente più funzionale di Palazzo: basti ricordare le procedure messe in campo per l'elezione dei Capitani Reggenti. Oggi manca all'appello qualche consigliere, risultato positivo al tampone dopo il test sierologico a cui sono stati sottoposti – su base volontaria – politici e addetti di Segreteria. Dunque, dopo un lungo stop e le critiche a distanza dell'opposizione, il confronto torna nella sua sede istituzionale.

Aprono i lavori i Capitani Reggenti, che nel loro discorso di saluto ricordano chi ci ha lasciato, esprimono vicinanza a quanti soffrono, dando merito alla professionalità del corpo sanitario, al grande cuore dei volontari, all'impegno dei cittadini. Il destino di tutti – ricordano – è legato al senso di responsabilità di ciascuno. Ai membri dell'assise, l'invito ad un confronto leale, costruttivo e propositivo, indispensabile – spiegano - per trovare le soluzioni migliori a sostegno del mondo del lavoro e di chi è stato colpito dalla crisi, e strategie per una rapida ripresa e il rilancio dell'attività produttiva. Occorre ancora tenere la guardia alta – dicono i Capitani Reggenti – ma a breve non potremo parlare di emergenza ma di una nuova normalità da affrontare. Si dovrà quindi pensare ad un nuovo modello di società, ad uno sviluppo più sostenibile e a una nuova organizzazione a livello sanitario. Un dovere verso le nuove generazioni.

La Reggenza rende poi omaggio alla memoria di Giancarlo Ghironzi, ricordandone il grande spessore politico, la cultura e sensibilità, la passione civile e il generoso impegno a servizio della comunità. Si apre il comma comunicazioni e c'è grande attesa per quello dedicato al tema dei temi: l'emergenza sanitaria. I Consiglieri scalpitano, c'è chi in qualche modo ne anticipa i contenuti, richiamato dalla Reggenza. Per Nicola Renzi il Covid oggi è tutto, e nella discussione dei vari commi – spiega - ha ricadute su tutto quello che andremo a discutere. E' necessaria – dice – elasticità. Poco prima la collega Miriam Farinelli rifletteva sul rapporto fra cittadinanza e medici, oggi considerati alla stregua di eroi ma fino a due mesi fa criticati, denunciati per presunti errori e guardati dai pazienti con diffidenza. L'appello della Reggenza ad un confronto corretto non cade nel vuoto. Il dibattito procede in maniera costruttiva come riconosciuto dallo stesso consigliere di Maggioranza Gian Nicola Berti. La riflessione si concentra soprattutto sulla mancanza di confronto, Marica Montemaggi rimarca l'importanza della democrazia, “se l'emergenza colpisce le istituzioni più fragili – dice - dobbiamo avere gli anticorpi per rispondere, unirci per fare squadra e toglierci dall'isolamento”. Guerrino Zanotti presenta a nome di Libera un ordine del giorno per un progetto di legge che modifichi il regolamento consiliare permettendo alle Commissioni di riunirsi in video conferenza. Iro Belluzzi condivide: occorre cercare – dice – una modalità di confronto per non perdere il seme della democrazia. Invita a non arroccarsi più in posizioni di maggioranza od opposizione; la crisi globale – dice - ci deve portare ad interrogarci su direttrici da ridisegnare. No quindi a scontri e dibattiti sterili, e decisioni in parlamento influenzate da forze esterne alla politica. “Al di là delle strumentalizzazioni politiche, quella che è voce fuori dal coro va valutata e accettata” – dichiarava poco prima Matteo Rossi, ricordando che il pensiero unico non è foriero di un buon futuro. “Forti contrapposizioni non sono utili”, fa notare Marco Nicolini. “Bisogna uscire insieme dall'emergenza, confrontandosi su ripartenza e aiuti che serviranno per ricostruire le fondamenta del paese”. Il debito estero è tema di grande interesse e Alessandro Bevitori attacca Rete che – dice - “lo demonizzava. Se oggi qualcosa è cambiato – aggiunge - dovete dirlo”. Mette poi in guardia dai rischi di finire in mani di “aguzzini internazionali”. I cittadini che dovranno ripagare il debito – aggiunge - dovranno essere informati da chi e a quali condizioni”. E se Nicolini giudica inopportuno il verdetto dell'agenzia Fitch per la gravità storica del momento in cui viviamo, Giuseppe Morganti teme le forti ripercussioni del declassamento nel reperimento delle risorse. “Peccato – dice - non aver portato avanti la prassi quando il declassamento non c'era”. Per Gerardo Giovagnoli “la politica si trova al centro di un tornante storico, quello in cui molte decisioni che avremmo dovuto prendere negli anni dovranno essere forzate e accelerate”, con tutti i rischi del caso. Da qui l'invito all'impegno di tutti, per immaginare e costruire la San Marino dei prossimi anni nella consapevolezza che non riusciremo a fare da soli. "Serve un bagno di umiltà. La politica estera è il fulcro della funzionalità della nostra repubblica nel mondo” mentre Paolo Rondelli ricorda che la Segreteria Esteri sta lavorando senza troppo clamore portando avanti trattative anche laddove bisogna arrivarci per gradi. Il Covid ha fermato il mondo, rinviando incontri e appuntamenti internazionali come la sessione autunnale dell'Osce sulla disinformazione e i negoziati con l'Unione Europea. La sessione di marzo si svolgerà il primo a giugno. “Finestra di tempo – annuncia il Segretario agli Esteri Luca Beccari - che ci consentirà di dedicare un dibattito preliminare all'incontro negoziale”. Infine, in merito alla decisione del Collegio Garante di rigettare il referendum confermativo sulla giustizia, la critica da parte di Gian Nicola Berti alla tv di Stato, rea di aver dato solo risalto – dice - a posizioni del Comitato Promotore e nessun a quello contrario. Invita quindi a riflettere sull'equilibrio dell'emittente. 

Chiuso il comma comunicazioni il Consiglio affronta il comma del Rinnovo del Dirigente dell’Authority Sanitaria Gabriele Rinaldi, diventato in questi tempi di emergenza una sorta di icona – commenta il Segretario alla Sanità Roberto Ciavatta “e che fin dal primo giorno non si è mai tirato indietro”. Il suo contratto scadeva ad Aprile e in assenza di proroga ci saremmo trovati – continua il Segretario - con un vuoto sia in merito alla comunicazione che nel gruppo di emergenza di cui fa parte. La riconferma di Rinaldi garantisce sia maggioranza che opposizione visto che la sua nomina è avvenuta nella passata legislatura. Rinaldi in questi anni è stato inoltre il referente per conto di San Marino all'Oms, e ci sarà necessità di un confronto continuo anche per il reperimento di finanziamenti che l'Organizzazione Mondiale sta mettendo a disposizione dei paesi colpiti dal virus. Ciavatta ne approfitta, poi, per smentire  voci circa la mancata richiesta da parte del Governo di accedere ai fondi messi a disposizione dal Ceb, la banca “sociale” del Consiglio d'Europa di cui San Marino fa parte. Il Governo – chiarisce Ciavatta - si è immediatamente attivato con quell'istituto.



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