Il Consiglio trasloca al Kursaal, funzionale alle distanze di sicurezza. Mancano all'appello alcuni consiglieri e tre Segretari di Stato, positivi al tampone. Dopo il saluto dei Capitani Reggenti, si parla del mancato dialogo. Libera chiede con un ordine del giorno di riunire le Commissioni in video conferenza. Iro Belluzzi condivide: va difesa la democrazia. Serve confronto e “le contrapposizioni non sono utili”, ribadisce Marco Nicolini. Tema di grande interesse è il debito estero: Alessandro Bevitori attacca Rete che “lo demonizzava”, mette in guardia da “aguzzini internazionali” e chiede massima trasparenza su prestatori e condizioni.
Sul rinnovo del Dirigente dell’Authority Sanitaria scoppia invece la polemica. Gabriele Rinaldi è diventato “una sorta di icona e fin dal primo giorno non si è mai tirato indietro” – esordisce il Segretario alla Sanità. Il suo contratto scadeva ad Aprile; si rischiava un vuoto nella comunicazione e nel gruppo di emergenza. Rinaldi è inoltre referente per San Marino all'Oms, con cui serve un confronto continuo anche per il reperimento di risorse. Rete e Domani Motus Liberi lo sostengono con forza, Elena Tonnini ricorda che ha rassicurato la cittadinanza con competenza, Francesco Mussoni lo definisce “punto di equilibrio fra Segreteria di Stato e gestione dell'Iss” e sprona il Congresso ad accelerare sulle nomine del Comitato Esecutivo. Sulla sua riconferma emergono però le perplessità dell'opposizione che tre anni fa lo aveva nominato. Nicola Renzi ricorda che la legge prevede che il Consiglio voti il dirigente a fronte di una rosa di nomi”. Da Andrea Zafferani critiche all'Authority per “lentezze nel rapportarsi con gli operatori economici” mentre Libera punta il dito contro dichiarazioni poi smentite, come quella su test sierologici per tutti. Maria Luisa Berti si rammarica: “questa nomina – afferma - è stata strumentalizzata politicamente”. “Rinaldi ha tutta la mia fiducia e stima”, dice Federico Pedini Amati, che giudica inutili le tifoserie in una situazione del tutto straordinaria come questa”. C'è una domanda che torna a più riprese: “che fine ha fatto Rinaldi?” A nessuno è sfuggita la sua assenza nelle conferenze stampa. “Rinaldi è un essere umano che per due mesi non ha mai avuto pause”– risponde Ciavatta. Poi, una serie di precisazioni, a partire dalla rosa di nomi: “non è una nomina – chiarisce - ma una riconferma. A fronte delle critiche, rimarca che “siamo il terzo paese al mondo come numero di tamponi in percentuale alla popolazione”.
Sulla nomina del Comitato Esecutivo, si dice d'accordo, “dobbiamo velocizzare”. Alla prova del voto Rinaldi viene riconfermato con 35 sì su 51 presenti.
I lavori proseguono quindi con il dibattito sulla recente visita del Fondo Monetario Internazionale. Il Segretario alle Finanze integra la sua passata relazione, portata in Aula prima dell'emergenza Covid e del declassamento di Fitch. Alcune priorità dello Stato – dice - sono immutate, come la necessità di reperire liquidità dall'estero; gestire al meglio le risorse interne trasformando i problemi in opportunità; definire una nuova mission di BNS collegata alla risoluzione degli npl; trovare una soluzione al 5-Ter di Carisp. Fondamentale la fatturazione elettronica e stiamo studiando - annuncia Gatti - una moneta elettronica interna. E' stato poi avviato – continua – un rapporto stretto fra Bcsm e Bankitalia, riaperti canali di dialogo, si ragiona su interventi di ultima istanza tra le due banche centrali e intrapreso un percorso diretto, per ricevere finanziamenti, con Banca Centrale Europea e Unione Europea. Si è aperto il dibattito, che proseguirà anche domani.