Si avvia alla conclusione il lungo dibattito incentrato sulla riforma previdenziale, in particolare il progetto di legge di riforma vero e proprio e la legge quadro in materia di previdenza complementare. La maggioranza ha ribadito la necessità di una manovra difficile ma necessaria. 'Bisogna dare atto al governo straordinario di aver portato un provvedimento di tale portata a pochi mesi dalle elezioni' - ha detto il capogruppo Pss Fiorenzo Stolfi. 'Non si tratta di un intervento vessatorio – gli fa eco il segretario della Dc Pier Marino Menicucci – ma alla vigilia delle elezioni peserà sulla bilancia, portata alla attenzione dei cittadini, la responsabilità da una parte e la demagogia. Noi saremo dalla parte della responsabilità'. Dai banchi dell’opposizione le critiche più forti sono arrivate a una riforma 'che e’ solo un provvedimento tampone che prolungherà l’agonia del sistema, per Mario Venturini, una riforma bloccata dagli interessi elettorali della maggioranza'. Critiche anche dai banchi dei Sammarinesi per la Libertà 'per una riforma che è del paese, ha detto Giuseppe Rossi, non del governo e che andrà a penalizzare giovani e fasce intermedie'. Non sono mancate critiche a un impianto legislativo che 'non ha tenuto conto delle lavoratrici che hanno deciso di prendere l’aspettativa per dedicarsi alla famiglia prevedendo un tetto pensionabile uguale agli uomini'. 'Non e’ perfetta – ha ammesso il consigliere Giuseppe Morganti – ma aggiustabile'.
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