23 le domande presentate, per gestire la sala Bingo, per diventare la compagine di minoranza nella società di conduzione dei giochi, come previsto dalla legge del dicembre scorso. Le ha ufficializzate il segretario di Stato alle Finanze, Stefano Macina, presentando all’assemblea l’elenco contenente anche i nominativi dei singoli candidati. Fra loro le tre associazioni di categoria, Osla, Usot e Usc, numerose società, persone fisiche, liberi professionisti. Spicca, nella lista, la Casinos Austria di Vienna, che si candida alla gestione della attuale sala della Giochi San Marino. Toccherà al Congresso di Stato prendere una decisione in merito. I tempi però sono strettissimi ed entro il 31 gennaio non sarà possibile procedere con l’incarico, di qui la decisione di prevedere un periodo di gestione provvisoria, per un massimo di 90 giorni a partire dal primo febbraio, durante i quali si costituirà la società privata, si stipuleranno gli accordi con la Giochi San Marino per il subentro nella sala, saranno emanate le normative e stipulato il contratto di conduzione.
Un periodo di gestione transitoria – ha spiegato Macina – che sarà affidato alla Giochi San Marino sulla base di precisi requisiti e garanzie, con la presenza di due commissari nominati dallo Stato, con il compito di svolgere un ruolo di controllo assoluto, garantire la prosecuzione dell’esercizio fino alla costituzione della nuova società.
Oltre ai tempi ci sono in ballo anche i posti di lavoro dei 100 dipendenti per i quali si auspica una occupazione senza soluzione di continuità.
Questi, a grandi linee, i criteri del contratto: che l’attività venga portata avanti senza alcuna innovazione, riduzione o miglioria; che non ci sia alcun incremento di personale, che tutto si svolga sotto il controllo dei due commissari e che vengano assicurate tutte le attività di verifica e controllo. Ancora che le imposte vengano versate mensilmente e mediante acconti anticipati, che l’Ente di Stato dei Giochi possa svolgere le proprie funzioni in seguito alla nomina della maggioranza dei componenti il Consiglio Direttivo.
"Nel frattempo – ha spiegato Macina - si dovranno trovare anche soluzioni rispetto agli immobili di proprietà della Giochi San Marino, cioè il Garage Masi e l’area dello stand di Murata".
Un periodo di gestione transitoria – ha spiegato Macina – che sarà affidato alla Giochi San Marino sulla base di precisi requisiti e garanzie, con la presenza di due commissari nominati dallo Stato, con il compito di svolgere un ruolo di controllo assoluto, garantire la prosecuzione dell’esercizio fino alla costituzione della nuova società.
Oltre ai tempi ci sono in ballo anche i posti di lavoro dei 100 dipendenti per i quali si auspica una occupazione senza soluzione di continuità.
Questi, a grandi linee, i criteri del contratto: che l’attività venga portata avanti senza alcuna innovazione, riduzione o miglioria; che non ci sia alcun incremento di personale, che tutto si svolga sotto il controllo dei due commissari e che vengano assicurate tutte le attività di verifica e controllo. Ancora che le imposte vengano versate mensilmente e mediante acconti anticipati, che l’Ente di Stato dei Giochi possa svolgere le proprie funzioni in seguito alla nomina della maggioranza dei componenti il Consiglio Direttivo.
"Nel frattempo – ha spiegato Macina - si dovranno trovare anche soluzioni rispetto agli immobili di proprietà della Giochi San Marino, cioè il Garage Masi e l’area dello stand di Murata".
Riproduzione riservata ©