Dopo un giorno e mezzo di dibattito il governo porta a casa la ratifica del decreto legge che contiene le misure urgenti a tutela del risparmio. E lo fa incassando 31 voti a favore, 24 contrari e un astenuto. Dall’opposizione dunque arriva un sì alla maggioranza e un voto di astensione. La maggioranza si allarga ancora, con i 39 voti a favore raccolti dall’emendamento al decreto “salva-depositi” del gruppo Credito Sammarinese presentato dal Patto. Obiettivo: “dare allo Stato la possibilità di esercitare un’azione di responsabilità”, spiega il capogruppo di Alleanza Popolare Roberto Giorgetti. In sostanza, ci si vuole garantire - a differenza di quanto avvenuto per Banca del Titano - la possibilità di chiedere i danni. Dopo aver respinto l’ordine del giorno conclusivo presentato da tutte le opposizioni, l’Aula approva con 30 voti a favore, il testo della maggioranza che impegna il governo a definire, con urgenza, una azione coordinata fra Banca Centrale, Esecutivo e Consiglio, accordi cooperativi con il governo italiano, Bankitalia e altri organismi internazionali, per rivitalizzare il sistema bancario ottenendo la partecipazione di nuovi partners nazionali e internazionali. Si chiede anche un progetto di medio-lungo termine per definire il modello del futuro sistema finanziario sammarinese insieme ad un piano per la qualificazione professionale dell’intero settore. Protagonista del pomeriggio la commissione antimafia e i poteri inquirenti che la legge, approvata all’unanimità con 55 voti a favore, le attribuisce.
Il confronto ha registrato preoccupazione e voglia di fare chiarezza bipartisan. Condivisa la legge che istituisce l’organismo, condivisi gli emendamenti presentati all’Aula. Agli 8 membri della Commissione, suddivisi equamente tra maggioranza e opposizione, i consiglieri hanno avanzato suggerimenti e, soprattutto, manifestato il loro appoggio per un compito delicato e difficile. Si sta lavorando bene, è la valutazione diffusa. Ci si muove con buon senso, individuando diversi livelli di intervento e strategia. Soprattutto c’è una forte condivisione politica generale su tutto il percorso di riformulazione delle regole. Intanto Alessandro Rossi di Sinistra Unita ricorda che non sono più 4 ma 19, le inchieste collegate a Fincapital. Soddisfatto il segretario alla Giustizia che sottolinea la consapevolezza del Consiglio e dice: rappresenta un Paese attivo contro le infiltrazioni mafiose. In pochi mesi sono state fatte parecchie cose. E rispetto alle dichiarazioni del Procuratore di Napoli trasmesso dalla nostra tv e riprese da più consiglieri Casali dice: lo ringraziamo. E’ vero, non dobbiamo rimanere inerti, ma la sveglia per noi era suonata già da qualche tempo. E Casali ricorda che il procurato capo di Bologna, che ha giurisdizione anche nelle zone limitrofe alla Repubblica, sempre a SMtv ha detto che da San Marino arrivano risposte molto puntuali e rapide alle rogatorie, cosa che non avveniva qualche tempo addietro. E che proprio grazie alla collaborazione sono state sviluppate indagini molto importanti. Ci si è accorti, ha concluso, che San Marino sta diventando un interlocutore attendibile.
Sonia Tura
Il confronto ha registrato preoccupazione e voglia di fare chiarezza bipartisan. Condivisa la legge che istituisce l’organismo, condivisi gli emendamenti presentati all’Aula. Agli 8 membri della Commissione, suddivisi equamente tra maggioranza e opposizione, i consiglieri hanno avanzato suggerimenti e, soprattutto, manifestato il loro appoggio per un compito delicato e difficile. Si sta lavorando bene, è la valutazione diffusa. Ci si muove con buon senso, individuando diversi livelli di intervento e strategia. Soprattutto c’è una forte condivisione politica generale su tutto il percorso di riformulazione delle regole. Intanto Alessandro Rossi di Sinistra Unita ricorda che non sono più 4 ma 19, le inchieste collegate a Fincapital. Soddisfatto il segretario alla Giustizia che sottolinea la consapevolezza del Consiglio e dice: rappresenta un Paese attivo contro le infiltrazioni mafiose. In pochi mesi sono state fatte parecchie cose. E rispetto alle dichiarazioni del Procuratore di Napoli trasmesso dalla nostra tv e riprese da più consiglieri Casali dice: lo ringraziamo. E’ vero, non dobbiamo rimanere inerti, ma la sveglia per noi era suonata già da qualche tempo. E Casali ricorda che il procurato capo di Bologna, che ha giurisdizione anche nelle zone limitrofe alla Repubblica, sempre a SMtv ha detto che da San Marino arrivano risposte molto puntuali e rapide alle rogatorie, cosa che non avveniva qualche tempo addietro. E che proprio grazie alla collaborazione sono state sviluppate indagini molto importanti. Ci si è accorti, ha concluso, che San Marino sta diventando un interlocutore attendibile.
Sonia Tura
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