Una maggioranza risicata ha visto l’approvazione dell’articolato, così come dell’intero pacchetto: la legge è passata con 28 voti favorevoli, 27 contrari 1 non votante e 1 astenuto. Alla coalizione Psd, Ap e SU sono tornati dunque a mancare due voti. Tutti respinti gli emendamenti. I 60 sono ora alle prese con il comma successivo: il progetto di legge sull’ intestazione degli atti pubblici e delle sentenze, presentato da 8 consiglieri della maggioranza. I vari interventi si dividono tra favorevoli e contrari, i primi sostanzialmente riconducibili all’area di sinistra e gli altri all’ area di destra del parlamento. È un progetto che chiede di eliminare il riferimento a Dio all’interno delle sentenze giudiziarie, e di atti pubblici, per esempio quelli di divorzio. Una quindicina gli iscritti al dibattito che prosegue nel pomeriggio, nel frattempo è convocato l’ufficio di presidenza per fissare data e ordine del giorno del consiglio della prossima settimana. Una riunione dalla quale si attendono importanti segnali, primo fra tutti quello della tenuta della maggioranza. Infatti all’ ordine del giorno potrebbe essere iscritto il provvedimento legislativo per il giusto processo, uno dei nodi al centro della crisi della maggioranza. E a proposito di nodi, voci di corridoio annunciano lo scioglimento di quello centrale, relativo ai giochi.
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