Accantonata la vicenda dei lotti di Valdragone, in virtù dell’accordo a discuterne nella prossima sessione consigliare, a tenere banco è stata la San Marino Giochi, attraverso il commento all’articolo pubblicato dall’Espresso. Il consigliere di Alleanza Popolare, Tito Masi, riapre la polemica sulle risposte del Governo: evasive e inconsistenti. C’è un problema reale – dichiara – ed è quello della questione morale, sulla quale il Governo dimostra di non avere alcuna volontà di fare chiarezza. Non la pensano così i tre segretari di maggioranza. Giovanni Lonfernini, definisce deformato e fuorviante il quadro riprodotto nell’articolo e parla di ispirazioni che arrivano dall’interno della Repubblica. Si riflette – dichiara – il pensiero di una netta minoranza che su questi temi sta conducendo un’incessante azione di contrapposizione o addirittura di denigrazione. Non si può tollerare – aggiunge – il tentativo di compromettere il lavoro politico e diplomatico che San Marino sta compiendo. Mauro Chiaruzzi, parla di menti occulte che mirano alla disfatta non del Governo in carica ma dell’intero Paese. Comportamenti irresponsabili – aggiunge – a cui si risponderà con i fatti. “Fondamentale – gli fa eco Giuseppe Morganti - è capire quali obiettivi ha questa politica dello scandalismo. Se è quello di sradicare il fenomeno dal paese allora si conti sulla mia condivisione e chiunque abbia a cuore la Repubblica, ma se a muovere tutto sono invece meri interessi politici, allora si ricade nei vecchi schemi, nei metodi del passato e non abbiamo alcuna intenzione di cadere nella vecchia trappola. Non sono mancate le repliche da parte delle opposizioni. Per Giuseppe Rossi è stata riportata semplicemente una situazione che esiste. E’ quantomeno singolare – afferma - che ogni volta in aula si parli della San Marino Giochi, ci sia sempre qualche consigliere di maggioranza pronto a difendere una posizione indifendibile. I fatti – dichiara Ivan Foschi – dimostrano che su certe questioni non si è voluto ancora fare chiarezza. La vicenda della San Marino Giochi – aggiunge – è oscura e non si è mai voluto dare elementi di chiarezza. Per il segretario all’Industria, Claudio Felici, l’articolo è parziale e dimentica di citare altri argomenti spinosi, come il centro oncologico o la passata gestione delle telecomunicazioni. Noi - afferma – siamo impegnati a garantire occupazione e sviluppo, altri lavorano sui dossier. Battibecchi in parte proseguiti nella discussione della convenzione con l’Austria. Monica Bollini, dei Sammarinesi per la Libertà, ha affermato che il Governo austriaco avrebbe inserito nel capitolato la possibilità di aprire una casa da gioco, gestita da una società austriaca. Secca la replica del Segretario Berardi: “fin dalle prime battute non abbiamo mai negato che l’Austria avesse interesse anche per la casa da gioco, ma siamo sempre stati chiari: quell’argomento non poteva essere trattato in quella sede. Spero – ha aggiunto Berardi – che ogni volta che andremo a firmare accordi con altri paesi, non torni questo spettro e non ci sia sempre chi mette in dubbio l’accordo pensando sia un escamotage per aprire un Casinò. Sul fronte legislativo l’assemblea ha approvato la legge sui redditi prodotti all’estero, un testo apparentemente tecnico ma con importanti implicazioni politiche, legate alla convenzione firmata con l’Italia contro le doppie imposizioni fiscali come pure alla legge finanziaria approvata nel dicembre scorso. 32 i voti a favore, 8 gli astenuti, due soli i contrari.
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