Ultime battute nel confronto per la legge di riforma del mercato del lavoro. Dopo gli interventi si passa alla votazione articolo per articolo. Una normativa che si appresta a regolamentare in maniera rinnovata il mondo del lavoro a 15 anni esatti dalla precedente, approvata proprio nel settembre del 1989, la legge sul collocamento. Un dibattito che ha impegnato l’assemblea per l’intera giornata parlamentare. L’una contro l’altra non solo le posizioni politiche dei due schieramenti, la minoranza da un lato, la maggioranza dall’altro, ma anche due diverse filosofie. Uno scontro, in certi passaggi, che si è spostato inevitabilmente sul piano ideologico. “Questa legge – ha dichiarato il Segretario di Stato al Lavoro, Paride Andreoli – porterà modernizzazione nel sistema sammarinese, aumenterà la tutela dei lavoratori, favorirà lo sviluppo dell’occupazione”. Non concordano alcuni gruppi di opposizione, come i Popolari, che la giudicano già superata, Sinistra Unita che la contesta fortemente, Alleanza Popolare, per la quale non coniuga le esigenze di flessibilità con quelle di stabilità del lavoro. Per i Sammarinesi per la Libertà è fondamentale garantire un equilibrio fra interesse dei lavoratori ed esigenze dell’impresa. Il Gruppo Federativo Socialista contesta la decisione di procedere con il voto nonostante la contrarietà delle forze sindacali, la maggioranza sottolinea come invece il provvedimento sia importante per dare risposte sia al mondo del lavoro che a quello dell’impresa. 'Un testo che – assicura Andreoli – tutelerà il lavoro e garantirà una maggiore competitività del sistema economico sammarinese'.
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