Il Consiglio riprende dal dibattito sulle relazioni internazionali dopo che in comma comunicazioni si toccano gli argomenti più disparati. Rete pone la questione trasparenza: dalla gestione dei rifiuti al gruppo Maxdo. L'investimento del gruppo orientale ritorna più volte nei vari interventi dell'opposizione, cui risponde il segretario Arzilli: "Non vi è nessuna volontà di agire di nascosto sull'opportunità di investimento della Maxdo. Si è deciso di adottare una delibera del Congresso per dare un mandato di vigilanza sul gruppo a Bcsm, sarà la stessa istituzione a dover valutare i requisiti e la sua onorabilità". Nessuna decisione è stata presa allora, nè oggi, se non di procedere a una verifica del gruppo per valutare un progetto di investimento ancora non pervenuto.
Dai banchi della minoranza, protagonista in questo inizio lavori, si pone l'accento sull'immobilismo del governo, sui problemi occupazionali. Su un parlamento lontano dai problemi reali. Quando l'urgenza è la parola d'ordine. Il segretario Felici replica che il tavolo di sviluppo è entrato nel vivo degli interventi per il sistema produttivo, con una generale condivisone sulle proposte giunte da maggioranza e governo.
Poi la ripresa del comma su Italia ed Europa. Con le diverse posizioni in campo: chi per l'adesione, chi per una forma di integrazione graduale. Con la punzecchiatura di Giovanni Lonfernini a chi, nella maggioranza, ha sempre spinto per l'adesione, e ora, alla vigilia del referendum propende per il “Ni”. Mentre il segretario Felici, in apertura, ha auspicato una soluzione condivisa. Intanto Sinistra Unita ha presentato un ordine del giorno sull’edificabilità in territorio.
Dai banchi della minoranza, protagonista in questo inizio lavori, si pone l'accento sull'immobilismo del governo, sui problemi occupazionali. Su un parlamento lontano dai problemi reali. Quando l'urgenza è la parola d'ordine. Il segretario Felici replica che il tavolo di sviluppo è entrato nel vivo degli interventi per il sistema produttivo, con una generale condivisone sulle proposte giunte da maggioranza e governo.
Poi la ripresa del comma su Italia ed Europa. Con le diverse posizioni in campo: chi per l'adesione, chi per una forma di integrazione graduale. Con la punzecchiatura di Giovanni Lonfernini a chi, nella maggioranza, ha sempre spinto per l'adesione, e ora, alla vigilia del referendum propende per il “Ni”. Mentre il segretario Felici, in apertura, ha auspicato una soluzione condivisa. Intanto Sinistra Unita ha presentato un ordine del giorno sull’edificabilità in territorio.
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