L’opposizione trova un accordo sul membro di minoranza nella Commissione di controllo della finanza pubblica e l’Aula nomina Orsolina Muccioli. Cambia anche il Collegio Garante della Costituzionalità delle norme. Entrano Carlo Fusaro, con 45 voti e Giovanni Guzzetta con 43. Membro supplente Nicola Lettieri. Ma al centro dell’attenzione è sempre il riferimento del Governo sul Fondo Monetario Internazionale. Dobbiamo essere in grado di cogliere le sfide che ci sono, dice il capogruppo della dc Luigi Mazza, al di là dell’impopolarità delle scelte. L’ordine del giorno presentato dalla maggioranza chiede all’Esecutivo di mettere in sicurezza il bilancio, completare la riforma tributaria e individuare le forme di ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio, mantenendo aperto il confronto tra le forze politiche. La sede c’è già, è il tavolo in cui si discute l’attuazione del piano strategico di sviluppo. Condivide il psd. Per la prima volta ci sono un metodo da condividere e una occasione da sfruttare perché dobbiamo guardare al futuro. Con il riferimento del governo, commenta Fiorenzo Stolfi, si è impostato un ragionamento e una scadenza. Il 20 aprile dovremo farci trovare dal Fondo Monetario Internazionale con le carte in regola. L’ordine del giorno della maggioranza è una buona base di discussione anche se dovrebbe avere maggiore incisività. Il report degli esperti di Washington preoccupa, commenta il psrs, ma ci dà anche la possibilità di intervenire. Sull’ordine del giorno, anticipa Paride Andreoli, vorremmo confrontarci. A noi non manca lo spirito di collaborazione. E attraverso il dialogo dobbiamo trovare un nuovo percorso per la Repubblica. Analisi condivise dall’Upr che sottolinea: in meno di un mese il governo sarà chiamato a fare quello che non è riuscito a realizzare nell’arco di un anno. Un esempio su tutti, la riforma tributaria. Ancora una volta l’Upr indica la strada della solidarietà tra partiti diversi. E’ questo, dice, il vero e unico punto di partenza della via sammarinese verso Washington.
Sonia Tura
Sonia Tura
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